1) Anastasiya Petryshak, venerdì lei ha affiancato Andrea Bocelli in concerto davanti ai potenti della terra. Non è la prima volta per lei, ma ieri è stata una occasione speciale?
Collaboro con Andrea Bocelli fin da bambina. In questi 14 anni di musica insieme ho avuto la fortuna di suonare sui grandi palcoscenici, nei paesi e continenti diversi. Ci sono state anche occasioni molto importanti e rare come le visite di stato, ricordo in particolare i concerti al Quirinale durante la visita del presidente cinese, al Senato o anche la performance di ieri.
Suonare davanti alle 7 potenze mondiali è stato emozionante, sapere di poter contribuire con la mia musica a questi livelli è meraviglioso. Sono orgogliosa di poter affiancare Andrea Bocelli e crescere musicalmente ed umanamente al suo fianco in tutti questi anni.
Le esperienze come quella di ieri non solo arricchiscono il mio percorso artistico, ma rafforzano anche la mia convinzione nel potere della musica di unire le persone e trasmettere messaggi universali. Essere parte di questi momenti storici mi riempie di orgoglio e gratitudine, e mi motiva a continuare a condividere la mia passione con il mondo intero.
Anastasiya Petryshak con Andrea Boccelli – Foto: Alessandro Giannaccini
2) Che tipo di concerto avete proposto?
Abbiamo proposto un concerto cameristico e di natura intima, solamente voce, violino e pianoforte. Il programma era dedicato interamente alla musica italiana, includendo una varietà di brani che esaltano la musicalità e il virtuosismo della nostra tradizione: Verdi, Leoncavallo, Tosti, Donizetti, Puccini ed e ho avuto il piacere di suonare anche la celeberrima Ciarda di Vittorio Monti. Questo repertorio ha permesso al pubblico di apprezzare la ricchezza, la profondità e gioia della cultura musicale italiana.
Inoltre c’è stata una grande connessione sul palco tra di noi. Con Andrea Bocelli e Carlo Bernini, ci conosciamo da moltissimi anni e facendo musica regolarmente, siamo in grado di percepire ogni respiro, e anticipare le idee musicali suonando con la stessa intenzione e direzione. Questa sinergia straordinaria e rara ha sicuramente catturato l’attenzione del pubblico.
3) Questo G7 ha avuto al centro il tema della guerra e della pace fra Russia e Ucraina: quanto è importante per lei come artista di origine ucraina?
Per me è molto importante, soprattutto avendo tutti i miei parenti in Ucraina, desidero con tutto il mio cuore che la guerra possa fermarsi e la pace si ristabilisca il prima possibile. Essendo ucraina di origini e diventata italiana, questo evento è stato per me doppiamente importante.
Sono fiera di aver potuto contribuire con la mia musica in questo momento storico così importante, supportare il mio paese natale ed aiutare tramite il mio violino a portare il messaggio di pace, libertà e valori fondamentali.
4) Anastasiya Petryshak, le è capitato di parlare con Zelensky? E con altri capi di stato?
Avrei voluto parlare anche con Zelensky ma purtroppo è ripartito subito per la conferenza internazionale sull’Ucraina in Svizzera dove si incontreranno nuovamente tutti per parlare di pace. Però ho avuto modo di conoscerlo subito prima dell’inizio della guerra, quando ho suonato a Kiev per i 30 anni dell’Indipendenza dell’Ucraina.
Ho parlato prima e dopo il concerto con molte personalità importanti, in particolare potrei menzionare Biden, Sunak, Macron, Meloni, Trudeau, Guterres.
Ognuno di loro ha mostrato grande solidarietà verso l’Ucraina e interesse per la musica ed il mio percorso artistico. In particolare mi ha fatto piacere parlare con Giorgia Meloni che ha fatto gli auguri per la mia gravidanza ed essendo una mamma anche lei abbiamo potuto parlare della prossima generazione e del futuro.
5) Lei sta aspettando il secondo bambino: cosa spera per i suoi figli?
Dobbiamo impegnarci per creare un ambiente sano per chi verrà. Sto preparando un video per la mia bimba, che pubblicherò alla sua nascita sul mio canale YouTube dandole così il benvenuto musicale in questo mondo. Feci la stessa cosa con un altro brano anche per mio primo figlio Andre, il 5 luglio del 2021.
Spero in un mondo di pace, serenità e valori sani. Sicuramente un mondo senza guerre che possa dare la possibilità ai bambini di poter crescere bene, raggiungere il massimo delle proprie potenzialità e contribuire a rendere questo mondo un posto migliore.
6) Lei spesso si è occupata di beneficenza, quali sono i suoi progetti benefici?
Sostengo diverse fondazioni, la “ABF” con la quale collaboro da tempo e due fondazioni che aiutano i bambini ucraini: “Carano 4 Children” e “TulSun Foundation”.
Di recente ho partecipato ai concerti benefici a Brussels, Strasburgo, Marbella e anche in Florida. Si è appena concluso il concorso per i giovani compositori dove sono stata co-presidente della giuria. Ho visitato con il mio violino l’ospedale Gaslini di Genova dove fanno un ottimo lavoro per la salute dei bambini.
In genere tutte le tematiche riguardanti i bambini, la loro educazione, saluto ed il futuro mi interessano particolarmente.
7) Ieri era presente al G7 anche papa Francesco. Lo ha incontrato o comunque quanto è importante che il Papa sia venuto al G7 per incontrare i politici del mondo?
Sono fiera di aver partecipato al Summit dove per la prima volta nella storia ha partecipato anche il pontefice. La sua partecipazione ha portato un’energia sacra e ha condiviso pensieri profondi che, senza dubbio, influenzeranno positivamente le menti dei leader mondiali.
In passato ho avuto l’onore di suonare al Vaticano nella Sala Nervi a sostegno dell’ospedale pediatrico Bambin Gesù promosso dalla Segreteria di Stato vaticana. Ho dei bellissimi ricordi anche del progetto “Il Grande Mistero” voluto da Papa Francesco, nel quale abbiamo suonato in importanti luoghi religiosi europei come la Sagrada Familia a Barcellona.
Purtroppo il Papa non è rimasto a sentire il concerto in quanto è ripartito subito e sono riuscita solo vederlo ripartire.
Condivido le parole del Papa rivolte ai grandi “Lavorate per la Pace”.
Anastasiya Petryshak con i capi di governo – Foto: Alessandro Giannaccini
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