La vipera è l’unico rettile velenoso presente a Trieste (altipiano carsico) e in regione, nelle zone alpine e prealpine. Durante un escursione non è poi così raro imbatterci.
Per fortuna le vipere sono animali pacifici, schivi e timorosi che mordono solo se vengono importunati. Inoltre questi serpenti sono animali sordi che però reagiscono alle vibrazioni del terreno, infatti di solito basta un minimo rumore per farla allontanare e fuggire.
Innanzitutto come si riconosce una vipera? La caratteristica principale che la contraddistingue dai suoi simili è senza dubbio la testa, infatti la sua forma triangolare, leggermente schiacciata caratterizza questo serpente. Oltre a ciò le sue pupille sono verticali e non rotonde come le altre specie di serpenti. La sua lunghezza può arrivare a massimo un metro e la colorazione può variare dal marrone al grigio. Lungo il dorso corre un disegno di colore più scuro somigliante a una linea zig zag o una serie di rombi uniti.
Il morso di vipera è meno mortale di quanto comunemente si crede ma non va assolutamente sottovalutato, sopratutto a bambini e anziani dove il rapporto peso/veleno iniettato è più alto.
Comunque le statistiche affermano che nella maggior parte dei Paesi Europei si verifica un decesso ogni 1-5 anni in media a causa di un morso, un numero piuttosto basso rispetto alla totalità dei morsi.
Principali sintomi del morso di vipera:
Appena morsi si verifica un dolore intenso nella zona colpita accompagnato da gonfiore ed emorragia.
Dopo circa trenta minuti, un ora possono manifestarsi senso di vertigini, cefalea, una riduzione della pressione arteriosa, tachicardia, vomito e diarrea. In casi particolarmente gravi si ha anche una difficoltà respiratoria. Uno dei primi segnali della gravità della situazione è data dal fatto che la vittima ha difficoltà a mantenere le palpebre aperte a causa dell’interessamento del sistema nervoso.
Cosa fare in caso di morso di vipera:
La cosa fondamentale se non la più importante è riuscire a mantenere la calma e tranquillizzare la vittima facendola sdraiare in modo da impedire al veleno di diffondersi più velocemente possibile. È molto utile spremere la ferita per far fuoriuscire più veleno possibile.
Se la parte colpita è un arto bisogna stringere con un laccio la parte più a monte del morso, all’incirca a 5 cm. Dev’essere stretta in modo da bloccare la circolazione linfatica ma non quella sanguina, quindi dopo aver stretto si deve riuscir a sentire il battito cardiaco nella parte opposta.
Ridurre al minimo i movimenti e se possibile steccare l’arto e fare in modo che la zona colpita rimanga più bassa rispetto al cuore.
Per aspirare il veleno esistono in commercio delle apposite coppette aspiratrici che sarebbe opportuno e saggio mantenere nello zaino.
Per lavare la ferita usare dell’acqua, assolutamente no con l’alcool.
Se il tutto viene fatto in modo efficace, i sintomi vengono ritardati da un’ora ad anche 6 ore circa.
Cosa non fare:
NON fare agitare la vittima.
NON farla muovere.
NON sollevare per nessun motivo l’arto colpiti con cuscini o altri supporti.
NON cercare di incidere o succhiare il veleno con la bocca in quanto basta veramente poco per essere avvelenati.
NON somministrare il siero antivipera in quanto si rischia lo shock anafilattico. È una scelta che deve prendere il personale medico.
NON pulire la ferita con l’alcool in quanto col veleno forma dei composti tossici.
Per prevenire un morso di una vipera è meglio evitare di scegliere magari per un pranzetto di montagna zone pietrose esposte al sole. In ogni caso fare rumore con i bastoni per spaventarle.
Non spostare sassi e indossare calzature adatte che limitano le conseguenze di un morso.