Per risolvere il problema della deforestazione causata dagli incendi, l’innovativa tecnologia AirSeed, proveniente dal continente australiano, ha realizzato dei droni dotati di intelligenza artificiale, capaci di spargere dei semi progettati per essere lanciati sul terreno.
Ciascun drone è in grado di piantare oltre 40 mila baccelli di semi al giorno, volando in maniera autonoma. Vediamo di cosa si tratta.
AirSeed è una start-up australiana che ha progettato dei droni capaci di lanciare dei semi che darebbero vita a 40.000 alberi al giorno, per combattere la deforestazione.
La nuova tecnologia combina intelligenza artificiale con baccelli di semi progettati per essere lanciati dall’alto sino nel terreno. L’azienda sostiene che il metodo funzionerebbe 25 volte più velocemente rispetto ai metodi tradizionali.
“I baccelli di semi brevettati sono una soluzione a basso costo e a basso impatto per il rimboschimento delle specie autoctone e forniscono numerosi nutrienti, minerali e altre aggiunte supplementari, tutti necessari per lo sviluppo delle piantine, ma potrebbero non essere disponibili in abbondanza nel terreno in un luogo di impianto”: questo è quanto viene dichiarato nel sito stesso dell’azienda.
I droni progettati da AirSeed volano autonomamente con soli due passaggi: il primo round di voli viene effettuato per identificare le specie vegetali sul sito, e creare un impianto ottimale, mentre il secondo serve a lanciare i semi direttamente sul terreno.
Con i primi dati si tracciano piani di voli accurati che i droni seguiranno. Una volta che tutti i semi sono stati piantati, i ricercatori continuano a utilizzare i droni per piantare semi per rilevare e valutare i cambiamenti nel tempo, contare le chiome degli alberi e calcolare la biomassa.
“Questo aiuta a monitorare e segnalare accuratamente i tassi di crescita e, in definitiva, il successo del progetto di riforestazione/rivegetazione”: aggiunge il sito web dell’azienda.