La Regione ha già varato una serie di misure, alle quali si aggiungeranno ulteriori provvedimenti, per dare risposte concrete ai sindaci operanti sul territorio e soprattutto ai soggetti più fragili che sono in carico ai servizi socio-assistenziali. Lo ha spiegato il vicegovernatore della Regione, Riccardo Riccardi, nel corso degli incontri in video conferenza avuti in questi giorni con i sindaci degli ambiti Valli e Dolomiti friulane, Tagliamento, Sile e Meduna, Friuli centrale, Agro aquileiese, Carso Giuliano, ai quali si aggiungeranno quelli con gli ambiti Medio Friuli, Livenza-Cansiglio-Cavallo, Carnia, Gemonese-Canal del Ferro-Val Canale, Collio alto Isonzo, Collinare, Carso Isonzo Adriatico, Riviera Bassa Friulana, Noncello, Natisone, Triestino e Torre. Riccardi ha rimarcato che “il punto di partenza è stata la sospensione dei servizi semiresidenziali per disabili e sono state date indicazioni per interventi e servizi alternativi.
A breve verranno fornite analoghe linee guida ai servizi residenziali su come gestire i casi sospetti e i positivi, che conterranno anche specifici protocolli operativi”.
Il vicepresidente ha quindi precisato che “un provvedimento consentirà alle persone con disturbi comportamentali legati alla disabilità di derogare, con l’evidenza di una prescrizione medica, a quando previsto dai decreti del Presidente del consiglio dei ministri sul coronavirus e di conseguenza ad esempio di uscire a fare una passeggiata. Un emendamento al disegno di legge 85 prevedrà la deroga per tutto il 2020 al regolamento del Fondo per l’autonomia possibile, per quanto riguarda la rendicontazione di Assegno per l’autonomia e Vita indipendente, mentre per le strutture per anziani verrà prevista, a determinate condizioni, la deroga ai requisiti organizzativi e strutturali, un problema questo manifestato da numerosi sindaci”.
Il vicegovernatore ha quindi sottolineato che “verrà data risposta al problema della mancata corresponsione delle Borse lavoro finanziate con fondi regionali. Per i disabili verrà predisposto un emendamento che deroga al regolamento per il 2020 e riconosce la borsa lavoro a prescindere dalla frequenza”.
Dato che queste misure hanno prevalente natura assistenziale e quindi vista la situazione di emergenza si può prescindere da condizionalità.
Rimane fermo che non deve essere una esenzione generalizzata dagli obblighi ma se ci sono le condizioni per adempiere agli impegni in sicurezza le attività possono continuare regolarmente e comunque riprendere non appena cessata l’emergenza. Diversamente, per i tirocini finanziati con i fondi europei per i quali, che dovranno essere sospesi, i servizi sociali potranno intervenire con un contributo economico sostitutivo”.
Nello specifico tra le azioni già messe in campo dalla Regione a partire dai primi giorni dell’emergenza, quando ancora non si erano verificati casi in Friuli Venezia Giulia, sono state emanate precise indicazioni operative per i servizi residenziali per anziani e disabili ed è stata prevista l’erogazione di servizi alternativi. Sul fronte degli interventi di sostegno economico, fermo restando la necessità di valutare le misure varate a livello nazionale, è in atto un confronto con i responsabili dei servizi sociali per valutare modalità più flessibili di utilizzo delle risorse in essere. La Regione sta inoltre affrontando la questione dell’accoglimento di minori nelle comunità socio-educative e della prevenzione della violenza domestica, in questo periodo di riduzione della possibilità di mobilità.