IL CIPPO MOERINGHIANO
Nel 1856, in previsione di una seconda guerra contro il Piemonte, l’Alto Comando austriaco provvide a fortificare Trieste, unico porto importante dell’impero. Venne incaricato dell’opera l’ufficiale superiore del Genio, Karl Moering – letterato, storico e poeta -, un uomo per così dire “geniale” per quei tempi. II suo piano fortificatorio prevedeva un fronte-mare costituito da una serie di forti e batterie costiere, e di un fronte-terra dotato di fortini, batterie chiudi-strade, torri ecc.
Incorporò nei sistema di difese anche edifici destinati a scopi diversi da quello bellico, come nel caso dei due Lazzaretti. Rispettando le consuetudini del tempo, a lavoro ultimato fece porre sulle fortificazioni un cippo ricordo; nelle intenzioni quasi un ideale sigillo di garanzia o di paternità. In via Campo Marzio 8, inserito nel muro di cinta di quello che è stato un tempo Arsenale di Artiglieria, si può ammirare ancor oggi l’antico cippo Moeringhiano, su cui è inciso: K.u.K. F.J.I. – 1856 (Imperatore e Re Francesco Giuseppe I e la data del 1856).
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