Anche l’incredibile è diventato realtà. Obbligo del Green Pass per bus e metro. La certificazione in questo caso può essere ottenuta anche tramite tampone.
TRIESTE – Arriva l’obbligo del Green Pass per bus e metro. Dopo aver escluso in un primo momento i mezzi di trasporto da questa misura, il Governo di Roma ha deciso di introdurre la certificazione verde anche per il trasporto pubblico locale per cercare di contenere l’aumento dei contagi. “Alla buon’ora” potrebbe dire qualcuno.
Maggiori dettagli anche sui controlli naturalmente saranno svelati nei prossimi giorni, ma dal 6 dicembre bisognerà presentare il Green Pass per poter salire su bus e metro oltre che sul trasporto ferroviario regionale. Ricordiamo che per i treni ad alta velocità, gli autobus con tratte fuori dalla regione e gli aerei la certificazione era già valida e non ci saranno particolari variazioni. L’azienda triestina ha già fatto sapere che saranno fatti controlli a campione e non a tappeto, vista l’impossibilità oggettiva.
Come ottenere il Green Pass per bus e metro
In questo caso si è deciso di non rendere obbligatoria la vaccinazione per il Green Pass. Una scelta naturalmente logica visto che i mezzi di trasporto vengono utilizzati da chi va al lavoro e in questo caso la certificazione verde può anche essere ottenuta con il tampone molecolare o antigenico.
Una misura che durerà fino al 15 gennaio, ma non possiamo escludere una proroga almeno fino a marzo. Su questo, però, la discussione sarà iniziata solamente nelle prossime settimane.
I controlli
Nei prossimi giorni saranno pubblicate anche le circolari per spiegare come avverranno i controlli. Nelle grandi città la metro aprirà i tornelli con la presentazione del Green Pass e non solo con il biglietto. Resta da capire la questione bus e sicuramente presto avremo maggiori informazioni, anche se l’azienda triestina ha già fatto sapere che saranno fatti controlli a campione
Si tratta di una novità importante e mai decisa fino a questo momento da parte dell’esecutivo per contenere la pandemia. I dubbi da chiarire, però, sono ancora diversi e per questo ci aspettiamo presto delle circolari da parte del ministro Giovannini.
