GLI STUDENTI INCONTRANO LA BIBLIOTECA ATTRAVERSO LA FOTOGRAFIA
La Biblioteca statale Stelio Crise di Trieste si è fatta promotrice dell’organizzazione di una giornata formativa rivolta agli studenti delle scuole secondarie di II grado della città avvalendosi della professionale collaborazione degli organizzatori del festival Trieste Photo days.
Gli obiettivi del progetto sono quelli di promuovere una maggiore consapevolezza dell’importanza della
fotografia come strumento di documentazione della memoria visiva, di esprimere la creatività artistica e di
esplorare l’ambiente attraverso l’obiettivo della macchina fotografica. L’attenzione sarà posta su elementi
come l’architettura, i paesaggi urbani e se stessi, nonché sul guidare all’uso consapevole dello smartphone
come strumento di comunicazione di sé e del proprio ambiente.
Le lezioni sono tenute dai fotografi professionisti Vincenzo Labellarte e Giacomo Frullani. L’attività, gratuita
sia per gli studenti sia per gli Istituti, è parte del progetto M26 – Riflessioni visive in Porto Vecchio, ideato dalle
associazioni culturali dotART e Exhibit Around APS (organizzatrici del festival Trieste Photo Days), sostenuto
dalla Regione Friuli Venezia Giulia e realizzato con le Partnership di Comune di Trieste, Biblioteca statale
Stelio Crise, Associazione Casa del Cinema di Trieste e Scuola Superiore Professionale di Sezana.
Giovedì 26 e venerdì 27 settembre il workshop “Il ritratto fotografico ambientato” vedrà gli studenti
dell’Istituto Statale d’Istruzione Superiore L. da Vinci, G.R. Carli e S. de Sandrinelli e del Liceo Artistico Statale
E. e U. Nordio trascorrere la mattinata in sala conferenze per assistere alla lezione frontale teorica e poi
utilizzare gli spazi della Biblioteca come set fotografico per mettere in pratica quanto appreso.
Questa iniziativa rientra nella politica intrapresa dalla direzione dell’Istituto di rendersi soggetto attivo nella
vita culturale cittadina sviluppando l’idea che la Biblioteca non è solo luogo dove conservare la conoscenza,
ma dove creare e trasmettere la stessa rivolgendosi ad un pubblico sempre più ampio.
Tema: Il “ritratto fotografico ambientato”
Il laboratorio sul ritratto fotografico ambientato mira a stimolare la creatività degli studenti, incoraggiandoli a esplorare e comunicare le loro visioni personali attraverso l’interazione tra soggetto e contesto.
Gli studenti saranno accompagnati a comprendere come il contesto influenzi e arricchisca la rappresentazione del soggetto, creando immagini più profonde enarrative. Impareranno a utilizzare tecniche fotografiche per migliorare la composizione ela luce, e a sfruttare lo spazio per ottimizzare la relazione tra soggetto e ambiente.
Complessivamente la giornata formativa offrirà agli studenti gli strumenti per utilizzare la fotografia come mezzo espressivo della propria identità, valorizzando la comunicazione visiva personale.
PROGRAMMA della GIORNATA
8:30 -10:30 -Teoria
Lezione:Progettazione fotografica e il Ritratto nella fotografia contemporanea
Relatore: Vincenzo Labellarte
La lezione ha lo scopodi spiegarecome, oltre le conoscenzetecniche relative allo strumento
fotografico e alla luce, la fotografia così come la musica o la scrittura, siesprime anche
attraverso un linguaggio che a partire dalle sue origini si è evoluto nel corso del tempo.
Attraverso una serie di esempi su come fotografi ormai storici e contemporanei, statunitensi
ed europei, si sono confrontati nel tempo con il ritratto e l’ambiente circostante,l’intervento
vuole dare suggerimenti pratici per l’esercitazione ma anche dei riferimentiper chi vorrà
approfondire successivamente l’utilizzo della fotografia comemezzo espressivo.
Lezione: Tecnica del ritratto e Luce naturale
Relatore: Giacomo Frullani
L’obiettivo della lezione è fornire una comprensione approfondita degli aspetti tecnici della
ripresa fotografica, con particolare attenzione al “triangolo dell’esposizione” composto da ISO,
tempo di esposizione e diaframma. Questo permetterà di padroneggiare le basi della
fotografia e di ottenere scatti di qualità anche con mezzi semplici. La lezione si concentrerà
sull’importanza fondamentale della Luce nella Fotografia, sucome funzionae su come
sfruttarla creativamente a proprio vantaggio per ottenere il risultato che si ha in mente.
Successivamente queste conoscenze verranno applicate con delle prove pratiche di ritratto,
utilizzando gli smartphone e accessori casalinghi per costruire il set e gestire l’illuminazione.
11:00 – 13:00 – Shooting negli spazi della Biblioteca
Lezione pratica con gli smartphone sulle tecniche apprese, feedback e consigli.
Supervisione: Vincenzo Labellarte eGiacomo Frullani
I RELATORI
Vincenzo Labellarte
Nato a Bari nel 1974, nei primi anni di università inizia a studiare
fotografia, sviluppo e stampa in camera oscura. Successivamente si
trasferisce a Roma dove completa gli studi in Architettura e
approfondisce lo studio della fotografia documentaria, focalizzando
l’attenzione su progetti a lungo termine.
Attraverso i suoi studi di architetto e fotografo, sviluppa un interesse per
la rappresentazionedel paesaggio urbanoe lo studiodel territorio, in particolare per le ricerche
sul paesaggio americanodel movimento NewTopographics e peri lavori dei fotografi della scuola
di Düsseldorf edella scuola italiana di paesaggio. Il suo percorso di ricerca si concretizza
inizialmente in una trilogia di progetti, pubblicati ed espostia Roma, Reggio Emilia e Torino, che
ritraggonosegni e criticità di una Roma raccontatanella sua dimensione notturna: “Assedio”
(2013), “Omnia Mutantur” (2016) e “Garbatella 100” (2020). Credendo nel valore della
condivisione di idee, ha promosso e partecipato a progetti collettivi come l’esposizione“Niente da
Vedere” del 2015, in cui quattro fotografi hanno raccontato la loro idea di quotidianità urbana, e
“Lìmine – Guida ai limiti di una città”,progetto sul concetto diconfine territoriale, curato da
Massimo Siragusa e pubblicato come libro nel 2017. Collabora e pubblica con il settimanale
l’Espresso, AR Magazine- Rivista dell’Ordine degli Architetti di Roma e pubblica suInt/Ar Journal,
della Rhode Island School ofDesign. Nel 2014 si trasferisce a Spilimbergo, dove inizia una serie di
ricerche personali sul territorio friulano e sioccupa di didattica attraverso laboratori di tecnica e
linguaggio fotografico. Dal 2018 documenta le mostreantologiche di Paolo Pellegrina Roma,
Amburgo, Torino e Venezia. Attualmente si occupadi fotografia museale collaborando con il
Museo MAXXI diRoma e prosegue il suo lavoro nell’ambito della fotografia di architettura e del
territorio.
Giacomo Frullani
Fotografo fine art, vive e lavora a Trieste, sebbene la passione per la
fotografia lo porti a esplorarediversi Paesi dove trascorre gran parte
dell’anno. Specializzato nel ritrattoe nella fotografia d’autore, ritraevolti
e storie dal Sudest asiatico all’Africa, sempre mantenendo il suo
approccio di fotografia lenta e mai rubata, approccio imposto anche da
macchine analogiche di medio e grande formato e dall’uso deltreppiede.
La passione per la fotografia inizia sin dalla sua giovane età, quando
comincia a scoprirele magie “alchemiche” della camera oscura.
La fascinazione per la fotografia e le suetecniche lo porta oggi a tenere
corsi di ripresa analogica e stampa avanzata, oltrea curare diverse
mostre fotografiche per artisti italiani e internazionali.