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Giornata al mare a Barcola con nuove regole e pseudo-vigilantes

Non sono veri vigilantes, e neanche novelli Torquemada dell’inquisizione barcolana. I volontari che da lunedì primo giugno passeggeranno fra i bagnanti di Barcola svolgeranno un “servizio di cortesia”, sensibilizzeranno sul rispetto di poche e semplici regole, dalle distanze fra le persone, all’uso delle mascherine.
Il Comune farà convenzioni con le associazioni di Carabinieri, Polizia penitenziaria, Vigili del fuoco, finanzieri e Polizia di Stato: personale in pensione che ovviamente non farà sanzioni, ma se è il caso ricorderà le regole in vigore e aiuterà ad evitare le sanzioni da parte delle forze dell’ordine.

Le regole valide dal primo giugno, dunque: un metro di distanza fra le persone e un metro fra gli asciugamani. Un metro e mezzo fra le sdraio, 3 metri e mezzo fra gli ombrelloni. Mascherine: non sono obbligatorie se si sta distesi o seduti. Ma se ci si muove, sì. Tutto sintetizzato in 150 cartelli molto chiari. Niente cani in mare sulle spiagge libere; ma per il loro bagno di mezzanotte un posto c’è, l’ex bagno Cedas, dalle 20,30 alle 24.

Le commesse triestine hanno vinto la loro battaglia sugli orari del famoso Pedocin, il bagno comunale all’ombra della Lanterna. La chiusura per la sanificazione durerà solo mezz’ora, da mezzogiorno e un quarto a mezzogiorno e tre quarti, poi si riapre. Stesse regole anche per le spiagge di Duino Aurisina, libere e private, Ginestre, Caravella, Dama Bianca, Castelreggio, Porto Piccolo. Uniche differenze: la chiusura notturna, e la vigilanza affidata a una ditta privata almeno per giugno.

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