La crisi energetica è reale ed evidente, così come le problematiche annesse, nonostante alcuni cerchino di sminuire in maniera strumentale la situazione ed altri di approfittare, sicuramente anche il nostro territorio regionale è decisamente coinvolto, pure per decisioni che vengono prese dai Paesi confinanti, come l’eventuale accelerazione per la centrale slovena di Krsko – evidenzia il coordinatore regionale di FareAmbiente Giorgio Cecco, che è anche referente per l’ambiente di ProgettoFvg. La posizione sul nucleare di FareAmbiente nel non fermare la ricerca è nota, ma sulla centrale nucleare di Krsko e sul previsto raddoppio, del quale ora si pensa ad una accelerazione, bisogna tenere alta l’attenzione, chiediamo che il Governo e la Regione Friuli Venezia Giulia si facciano parte attiva non solo per accordi bilaterali con la Slovenia in caso di allarme, ma anche per avere tutte le garanzie del caso e si spinga per trattare in un contesto unitario allargato con i paesi vicini tutta la strategia energetica – così si esprime Cecco. Come più volte abbiamo ribadito, pur mantenendo la legittima potestà territoriale, crediamo sia importante lavorare per un piano energetico comune, in modo da valutare la sostenibilità non solo economica ma anche ambientale, con un progetto generale che tenga conto di tutti gli impianti in essere o previsti in futuro – sottolinea il referente del movimento – cosa finora mai presa seriamente in considerazione dal Governo, pur con la disponibilità dell’Amministrazione Regionale, tutto ciò fermo restando le possibilità di fonti alternative e produzioni come l’idrogeno, di grande interesse sia in ambito nazionale che della stessa Regione Friuli Venezia Giulia.
Coordinamento Regionale del Friuli Venezia Giulia
FareAmbiente