Eravamo pronti a far festa, ristoranti aperti, aperitivi e viaggi sulle Alpi innevate. Invece il commissario europeo alla giustizia Didier Reynders ci ha cacciati fra le croste dell’inferno. Zona Rossa, ma quella scura. I peggiori d’Europa. Con un pasticcio chilometrico così narrato: Nella prima versione pubblicata ieri dal commissario intorno alle 13 comparivano in “rosso scuro” tre regioni (Veneto, Emilia e Friuli) più Bolzano. In seguito la correzione, che riporterà il Veneto in zona salvezza.
Secondo la raccomandazione, che mira a contrastare la diffusione delle nuove varianti del coronavirus Sars-CoV-2, per chi proviene da una regione rosso scuro gli Stati membri dovrebbero richiedere di effettuare un test prima dell’arrivo e trascorrere un periodo di quarantena. Il «rosso scuro» indica le aree in cui il virus circola a livelli molto elevati, con il tasso di notifica dei casi superiore a 500 ogni 100mila persone. Secondo la mappa aggiornata, oltre che nelle regioni italiane menzionate, queste caratteristiche sono riscontrabili in quasi tutta la penisola iberica (Spagna e Portogallo), l’Irlanda, i paesi baltici, alcune zone della Francia, Olanda e Svezia, la Germania dell’Est e la Cechia. Per il governatore del Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga questa è «una decisione in grado di produrre “danni gravissimi all’immagine dell’intero Nord Est con pesanti ripercussioni in particolare sul nostro comparto turistico. Non possiamo accettare una mappatura che non si poggi su dati scientifici condivisi”. Per questo – ha concluso Fedriga – chiediamo all’esecutivo nazionale di agire immediatamente in difesa delle Regioni italiane ». Ne vedremo delle belle.