Ogni triestino (e non) che si rispetti, da quando acquisisce l’indipendenza, ha a che fare con questa domanda; sia nel farla che ne riceverla:
“Cossa te fa per l’ultimo?”
Non c’è niente di più assillante e ansiogeno, in verità, nel chiedere agli altri quando non si hanno idee o iniziative. La pigrizia è la causa principale e ne è afflitta una buona percentuale di cittadini di tutte le età e di tutte le condizioni sociali.
Chi non ha un amico intraprendente, che si è già organizzato da mesi per la ricorrenza più esplosiva dell’anno?
Chi non lo ha lo vorrebbe avere, per togliersi di dosso la responsabilità di scegliere, di cercare, di interessarsi attivamente. Per uno che sa il fatto suo, ce ne sono almeno 5 che si appoggiano per trovare lo spunto.
Come andrà a finire quest’anno?
Come tutti gli anni, ovviamente; gli indecisi, squattrinati o mal organizzati si troveranno tutti al bridisi di mezzanotte in piazza Unità. Brindisi con spumante annacquato, perché l’ordinanza prevede una percentuale alcolica delle bevande ammesse inferiore ai 2 gradi. Roba da neonati, anzi da feti appena formati.
Allora, cossa te fa per l’ultimo?
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