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Zeno libera tutti – 100 anni da la Coscienza di Zeno

100 ANNI DA LA COSCIENZA DI ZENO – ZENO LIBERA TUTTI – piccola cronistoria di ordinarie nevrosi quotidiane

regia e progetto drammaturgico Omar Giorgio Makhloufi
assistente alla regia Gabriele Favento

Una commedia surreale che gioca coi generi (dalla slam poetry all’autofiction), con ironia dà voce all’incoscienza e alle paure collettive, alle aspirazioni individuali e ai sogni ricorrenti. Ogni personaggio è una sorta di figlio di Zeno Cosini, individui di tutti i giorni, perdenti, inetti ma portatori di una straordinaria e affascinante umanità. In scena: un coro di voci e corpi, che attraverso una fitta partitura ritmica e vocale, evoca situazioni parossistiche tanto quanto intime e profonde.

la coscienza di zeno libera tutti teatro miela trieste

Sabato 16 Settembre ore 20:30 – Teatro Miela

Partecipanti e co autori della drammaturgia collettiva: Cristiano Bartole, Federica Degli Ivanissevich, Giada Fantoma, Gabriele Favento, Defne Gurbuz, Marirosa Hechich, Chiara Zaupa, Andrea Zullian

produzione Bonawentura

Il progetto laboratoriale sulla scrittura teatrale e creativa, ideato e condotto dal regista, attore e autore Omar Giorgio Makloufi, iniziato nel dicembre del 2022, con una chiamata aperta al pubblico ha portato alla creazione di questo spettacolo. Sei cittadine e cittadini con la voglia di mettersi in gioco, hanno aderito all’iniziativa. Il gruppo, con la guida del regista, assistito da Gabriele Favento (anche in scena) ha esplorato “ La Coscienza di Zeno ”, attraversandola come mito fondativo della nostra cultura, contattando così il proprio vissuto reale, onirico e psicologico. Il laboratorio ha permesso di misurarsi col teatro come mezzo di indagine e alla scrittura come esplorazione del proprio sé e di un sé collettivo, producendo, infine, una drammaturgia originale ispirata ai temi del romanzo sveviano.

Abbiamo cercato lo Zeno che alberga in noi, partendo dal lascito sveviano per tradirlo e nobilitarlo al tempo stesso.

Una commedia surreale che gioca coi generi (dalla slam poetry all’autofiction), con ironia dà voce all’incoscienza e alle paure collettive, alle aspirazioni individuali e ai sogni ricorrenti.  Ogni personaggio è una sorta di figlio di Zeno Cosini, individui di tutti i giorni, perdenti, inetti ma portatori di una straordinaria e affascinante umanità. In scena: un coro di voci e corpi, che attraverso una fitta partitura ritmica e vocale, evoca situazioni parossistiche tanto quanto intime e profonde.

Questa è l’epica cronistoria di ordinarie nevrosi quotidiane: la storia di una famiglia come tante o forse anche no.

Questa è la storia di una madre, di un padre, di una bambina, dell’assistente di un endocrinologo e di come le loro vite, e quelle di altre figure di passabile normalità, si siano intrecciate in maniera del tutto casuale segnandosi in un destino altamente poetico e significativo.
Problemi di peso e infanzie rubate, reincarnazioni di Svevo, fissazioni legate allo sport, sogni ricorrenti, stalker notturni, case che prendono vita, forme ataviche di patriarcato tossico, giornalisti di serie b, vizi e virtù di tutti i giorni che tessono una trama fitta di nevrotiche relazioni di sveviana memoria.

Prevendita c/o biglietteria del teatro (tel. 0403477672) da lunedì a venerdì dalle 17.00 alle 19.00. www.vivaticket.com


Leggi anche » A cent’anni dalla Coscienza: studiare Svevo, oggi

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