Trieste 14 aprile 2022 – Nella giornata odierna è stata avvistata una piacevole presenza: una coppia di Cigni reali che nuotava praticamente indisturbata.
I due cigni si muovevano nelle acque antistanti le rive, per la gioia e lo stupore dei passanti. Anche i turisti, numerosi in questo periodo, hanno potuto ammirare l’insolito spettacolo.
Simbolo di eleganza e maestosità, è proprio al Cigno reale (Cygnus olor) che si ispira la favola del brutto anatroccolo.
Goffo e grigiastro da piccolo, da adulto diventa il grande uccello dal piumaggio completamente candido, becco rosso-arancio acceso e lungo collo arcuato che gli conferisce l’inconfondibile portamento regale. Introdotto spesso come animale da ornamento per la sua bellezza, popola specchi d’acqua di parchi e giardini, ma la maggior parte della popolazione in Italia è localizzata tra i laghi Maggiore e di Como, il lago di Garda, la Laguna veneta e la vicina oasi faunistica della Cona. Il cigno è specie protetta.
Può capitare durante questi giorni primaverili di imbattersi nelle campagne, in città o in riva al mare in animali “insoliti” che attirano la nostra attenzione. Va considerato che siamo nel pieno della stagione migratoria dell’avifauna europea che, nei lunghi viaggi per raggiungere le dimore estive, transita sulla nostra penisola soffermandosi, qualche giorno o l’intera estate, a riposare e rifocillarsi per poi rimettersi in viaggio. Prima di decidere istintivamente di prelevare tali animali, quindi, sarebbe bene accertarsi che essi abbiano realmente bisogno del nostro aiuto. Se non notiamo fratture, ferite, perdita di sangue o un comportamento insolito, allora conviene lasciarli dove sono. Nel dubbio contattiamo gli esperti del WWF o di altra associazione per ricevere aiuto e un parere scientifico.