Arrivato il 3 giugno ma non cambia nulla o quasi in merito all’apertura dei confini con la Slovenia. È permesso transitare nella vicina repubblica solo per i seguenti motivi:
– se si possiedono beni immobili, di un natante o di un aeromobile
– se si ha una prenotazione alberghiera
– se si è in transito verso la Croazia (solo con prenotazione alberghiera)
– se si è lavoratore transfrontaliero
– se si è studente universitario che svolge gli studi a Lubiana o Capodistria
– se si è un genitore che ha i figli a scuola in Slovenia
Il quadro epidemiologico del coronavirus in Slovenia e Italia è buono, come confermano i dati degli istituti di sanità pubblica dei rispettivi paesi, ma la decisione finale sull’apertura del confine è una scelta che spetta alla politica. È quanto emerso durante la conferenza stampa quotidiana sulla situazione legata al covid-19, dove era presente anche l’epidemiologa Flavia Riccardo dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS), a Lubiana per uno scambio di dati e informazioni con il collega dell’Istituto Nazionale di Sanità Pubblica (NIJZ), MarioFafangel.
Il portavoce dell’unità di crisi del governo sloveno, Jelko Kacin, ha detto che l’esecutivo aspetta le indicazioni dal NIJZ per poter procedere a una revisione del transito per l’Italia.
Il ministro degli Esteri Luigi Di Maio è atteso in visita a Lubiana sabato prossimo proprio per affrontare la questione del ripristino della libertà di transito sul confine di Italia e Slovenia.