A seguito di un preoccupante aumento del numero di nuove infezioni da coronavirus in Serbia, il ministro italiano della sanità Roberto Speranza annuncia che l’Italia ha chiuso i suoi confini ai passeggeri provenienti dalla Serbia, e i membri della comunità serba di Trieste sono invitati a non tornare a casa questa estate, e trascorrere le vacanze in Italia. Allo stesso modo, quelli attualmente in Serbia sono invitati a non tornare a Trieste perché potrebbero infettare familiari e conoscenti.
Questo è un invito dei rappresentanti della comunità serba a Trieste, che sottolineano che si tratta di una situazione di emergenza e che tutte le misure di sicurezza e di salute devono essere prese in considerazione. La chiamata a rimanere fermi è stata inviata da diverse persone, dall’ex presidente e attuale vicepresidente della comunità serba Zlatimir Selakovic al sacerdote ortodosso serbo Raško Radović e presidente del consolato comunale per gli immigrati Milica Marković. Il Consolato Generale della Repubblica di Serbia a Trieste non ha ancora commentato la questione. Come ci è stato detto nell’ufficio del console generale Ivana Stojiljković, non hanno ancora ricevuto un messaggio ufficiale riguardo alle decisioni del governo italiano, quindi qualsiasi dichiarazione sarebbe prematura.
Giovedì sera, il Ministro della Sanità Roberto Speranza ha annunciato via Facebook che l’Italia aveva chiuso i suoi confini ai passeggeri provenienti da Serbia, Montenegro e Kosovo, dopo che la Bosnia Erzegovina e la Macedonia settentrionale, oltre ad Armenia e Bahrein, erano state aggiunte all’elenco la scorsa settimana. , Bangladesh, Brasile, Cile, Kuwait, Moldavia, Oman, Panama, Perù e Repubblica Dominicana. Roma ha vietato tutti i voli, i collegamenti ferroviari e di trasporto con la Serbia fino al 31 luglio per tutte le persone che provengono da questo e da altri paesi citati.
La situazione in Serbia sta diventando molto difficile: dopo le elezioni, in cui Aleksandar Vučić è diventato il Primo Ministro della Serbia, la situazione è peggiorata e sono seguite molte proteste. Secondo gli ultimi dati, ieri ci sono state 399 nuove infezioni, il che è preoccupante per il paese, che ha una popolazione di sette milioni, secondo Milica Markovic. Era quindi prevedibile che Roma avrebbe deciso di vietare l’ingresso anche di persone dalla Serbia. Dato che il Friuli-Venezia Giulia ha finora frenato con successo l’espansione del covid-19, questa decisione è corretta dal suo punto di vista.