Ieri in Municipio la firma dell’atto che fa partire l’architettura formale con le tappe definite per lo sviluppo del Porto Vecchio
Il Sindaco Roberto Dipiazza non trattiene la reboante esultanza per il “grande passo” e così commenta: “Oggi è una delle più belle giornate da Sindaco che dà l’avvio a una serie di iniziative con tappe ben precise coordinate da Comune, Regione e Autorità Portuale. Sono molto soddisfatto di questo sodalizio di tre enti che corrono verso lo stesso obiettivo e che preannuncia uno straordinario 2020, grazie alla grande collaborazione con i presidenti Fedriga e Zeno D’Agostino che ci ha portato a questo importantissimo risultato”
Dipiazza, affiancato dal presidente della Regione Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga e dal presidente Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale Zeno D’Agostino ha partecipato ieri alla “firma dell’avvio dell’accordo di programma sul Porto Vecchio con l’approvazione dello Statuto del Consorzio e il cronoprogramma”.
Grande soddisfazione per la firma di un documento che segna una data molto significativa per il futuro di tutta l’area del Porto Vecchio e per la città è stata espressa dal presidente Massimiliano Fedriga che ha sottolineato la valenza dell’operazione che grazie alla comunità d’intenti da parte di tutte le istituzioni fa raggiungere successi a beneficio di tutto il territorio e che lo sviluppo del Porto Vecchio è un’opportunità che è stata valutata con estrema attenzione e può essere il futuro per tutta la Regione e per tutto il Paese.
Zeno D’Agostino ha parlato dell’importanza dei progetti portati avanti da Trieste che acquistano ‘valenza internazionale’. Comune, Regione e Autorità Portuale avviano con questo atto una serie di iniziative che ad aprile porteranno alla stesura definitiva del Piano regolatore del Porto Vecchio fondamentale per raccogliere gli interessi da parte degli investitori e per affrontare vari punti di sviluppo di tutta l’area.
Bozza avvio ADP
AVVIO ATTIVITA’ PER LA SOTTOSCRIZIONE DI
ACCORDO DI PROGRAMMA
PER LA RIQUALIFICAZIONE E LO SVILUPPO
DEL PORTO VECCHIO DI TRIESTE
TRA
REGIONE AUTONOMA FRIULI VENEZIA GIULIA
COMUNE DI TRIESTE
AUTORITÀ DI SISTEMA PORTUALE DEL MARE ADRIATICO ORIENTALE
PORTI DI TRIESTE E MONFALCONE
La REGIONE AUTONOMA FRIULI VENEZIA GIULIA, con sede in Trieste, piazza Unità d’Italia 1, rappresentata dal Presidente Massimiliano Fedriga, (d’ora in poi anche “la Regione”),
il COMUNE DI TRIESTE, con sede in Trieste, piazza Unità d’Italia 4, rappresentato dal Sindaco Roberto Dipiazza (d’ora in poi anche “il Comune”),
l’AUTORITÀ DI SISTEMA PORTUALE DEL MARE ADRIATICO ORIENTALE, con sede in Trieste, via K.L. Von Bruck 3, rappresentata dal Presidente Zeno D’Agostino (d’ora in poi anche l’ASPMAO);
Visti
– l’articolo 2 della legge 23 dicembre 1996, n. 662 (Misure di razionalizzazione della finanza pubblica) che disciplina gli strumenti di programmazione negoziata;
– la legge 7 agosto 1990, n. 241 (Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi);
– la legge regionale 20 marzo 2000, n. 7 (Testo unico delle norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso), ed in particolare gli articoli 19 e 20 relativi agli accordi di programma;
– il combinato disposto degli articoli 24 e 63 della legge regionale 23 febbraio 2007, n. 5 (Riforma dell’urbanistica e disciplina dell’attività edilizia e del paesaggio) che consente di variare con accordo di programma lo strumento urbanistico comunale;
Premesso che
– l’articolo 1, commi 618 e 619, della legge 23 dicembre 2014, n. 190 (legge di stabilità 2015) con il quale le aree, le costruzioni e le altre opere appartenenti al demanio marittimo del Porto Vecchio di Trieste, escluse le banchine, l’Adriaterminal e la fascia costiera, sono state sdemanializzate e assegnate al patrimonio disponibile del Comune di Trieste per essere destinate alle finalità previste dagli strumenti urbanistici;
– il 28 maggio 2016 è stato sottoscritto il Protocollo d’Intesa tra la Presidenza del Consiglio dei Ministri e Ministero dei Beni e delle attività culturali e del turismo, la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, il Comune di Trieste e l’Autorità portuale per la valorizzazione delle aree già facenti parte del compendio del Porto Vecchio di Trieste;
– con delibera CIPE n. 3/2016 pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 189 del 13 agosto 2016 è stato approvato il Piano Stralcio “Cultura e Turismo” (2014-2020) che tra i vari interventi già individuati di tutela e valorizzazione del patrimonio culturale e di potenziamento del turismo ha previsto per l’intervento n. 11 “Porto Vecchio di Trieste” uno stanziamento di 50 milioni di euro finalizzato alla riqualificazione dell’area portuale;
– il 9 ottobre 2017 è stato sottoscritto l’Accordo operativo tra il Ministero dei Beni e delle attività culturali e del turismo, la Regione, il Comune di Trieste e l’Autorità di sistema portuale del mare Adriatico orientale, finalizzato a dare attuazione all’intervento n. 11 “Porto Vecchio di Trieste” della predetta delibera CIPE n. 3/2016;
Considerato che, a seguito di quanto disposto l’articolo 1, commi 618 e 619, della legge n. 190/2014 precitata, deve essere avviato il percorso di riqualificazione dell’intera area del Porto Vecchio, il quale necessita dell’adeguamento della strumentazione di pianificazione urbanistica conseguente ad una nuova progettazione degli spazi pubblici ed il contestuale coordinamento del processo di trasformazione attraverso un organico sviluppo della ristrutturazione urbanistica delle aree;
Atteso che per una azione sinergica appare necessario individuare forme di collaborazione fra i soggetti interessati allo sviluppo dell’area per le opportunità offerte dal Porto Vecchio di Trieste anche in ragione della strategicità geografica che devono rappresentare un elemento di forza al fine del raggiungimento di obiettivi di rilancio economico e occupazionale dell’intero territorio regionale;
Visto l’articolo 13 della legge regionale 6 agosto 2019, n. 13, concernente l’Assestamento del bilancio per gli anni 2019-2021 ai sensi dell’articolo 6 della legge regionale 10 novembre 2015, n. 26, il quale, al fine di promuovere la rigenerazione urbana e la riqualificazione urbanistica delle aree del Porto Vecchio, autorizza la Regione a partecipare, quale socio fondatore insieme al Comune di Trieste e all’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale, alla costituzione del Consorzio per la valorizzazione del Porto Vecchio “URSUS”, con sede in Trieste, quale ente di diritto pubblico economico;
Atteso che il comma 18 del citato articolo 13 prevede che con accordo di programma stipulato tra Regione, Comune di Trieste e Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale possono essere definiti gli indirizzi, le finalità e i tempi di costituzione del Consorzio e ulteriori modalità di realizzazione dell’azione integrata delle Parti per il conseguimento delle finalità di valorizzazione e sviluppo dell’area di Porto Vecchio.
Atteso che
– il comprensorio in questione ricade nell’ambito del perimetro interessato dal Piano Paesaggistico Regionale approvato con decreto del Presidente della Regione n. 0111/Pres. del 24.04.2018;
– l’articolo 5, comma 25, della legge regionale 9 agosto 2018, n. 20 (Assestamento del bilancio per gli anni 2018-2020), in conformità alle finalità dei processi di sdemanializzazione e assegnazione al patrimonio disponibile del Comune di Trieste delle aree, costruzioni e altre opere site nel Porto Vecchio di Trieste, modifica la classificazione urbanistica delle aree da “Ambito delle attrezzature portuali di interesse regionale” a “Ambito dei sistemi insediativi di supporto regionale”, ferma restando la classificazione “Ambito delle attrezzature portuali di interesse regionale” nelle aree che restano vincolate al demanio marittimo;
– l’area del Porto Vecchio è soggetta alle disposizioni del vigente PRGC e per la parte demaniale (spazio banchine e alcuni spazi quali l’area Adriaterminal) al piano regolatore del Porto (PRP) ed è interessata da vincolo monumentale e paesaggistico ai sensi del d.lgs. 42/2004 e che in tal senso il processo di variante urbanistica deve necessariamente coinvolgere tutti gli enti interessati;
– l’importante processo di riqualificazione di un’area vasta e fondamentale per la città come il Porto Vecchio non può incardinarsi in un processo ordinario ma necessita piuttosto dell’attenzione di una struttura dedicata che possa curarne la trasformazione e la valorizzazione, nonché la gestione nel corso del tempo;
– che, a tal fine, si ritiene opportuno procedere alla costituzione del predetto Consorzio con il compito di procedere alla migliore gestione e utilizzazione dell’area e alla valorizzazione del patrimonio immobiliare anche attraverso il coinvolgimento di ulteriori soggetti pubblici o privati nelle forme e con le limitazioni previste dalle norme vigenti;
Ritenuto che l’accordo di programma deve prevedere anche un’azione congiunta per coordinare funzionalmente la valorizzazione delle aree che possono essere oggetto di concessione demaniale allo sviluppo degli immobili a terra;
Visti
– la nota del 9 aprile 2019, con la quale il Comune di Trieste richiede alla Regione e all’AdSPMAO di manifestare il proprio interesse a procedere alla sottoscrizione di un accordo di programma finalizzato all’approvazione dell’apposita variante al Piano Regolatore Comunale;
-Atteso che ai sensi del precitato articolo 24 della legge regionale n. 5/2007 lo strumento urbanistico del Comune può essere variato con accordo di programma, in presenza dei presupposti e con le procedure di cui all’articolo 19 della legge regionale n. 7/2000, e che allo stesso siano allegati gli elaborati grafici della variazione al P.R.G.C. relativamente ad un congruo intorno e che l’adesione del Sindaco all’accordo sia ratificata dal Consiglio Comunale entro trenta giorni, a pena di decadenza;
Tutto ciò premesso,
le Parti
concordano, per quanto di rispettiva competenza, quanto segue:
• di avviare l’iter per addivenire alla sottoscrizione di un Accordo di Programma secondo le modalità e tempistiche di cui all’allegato programma delle attività;
• di avviare una sinergica attività di collaborazione reciproca al fine della predisposizione di quanto necessario alla stipulazione predetta;
• di condividere i contenuti di indirizzo contenuti negli allegati al presente protocollo come segue:
1. Programma delle attività
2. Bozza Accordo di Programmazione
3. Bozza Statuto del Consorzio
4. Tavola beni da alienare e beni da mantenere in proprietà al Comune
5. Bozza zonizzazione urbanistica
Trieste,
Il Presidente della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia
Massimiliano Fedriga
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Il Sindaco del Comune di Trieste
Roberto Dipiazza
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Il Presidente dell’Autorità di sistema portuale
del mare adriatico orientale
Porti di Trieste e Monfalcone
Zeno D’Agostino
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PROGRAMMA ATTIVITA’
ACCORDO DI PROGRAMMA
PER LA RIQUALIFICAZIONE E LO SVILUPPO
DEL PORTO VECCHIO DI TRIESTE
TRA
REGIONE AUTONOMA FRIULI VENEZIA GIULIA
COMUNE DI TRIESTE
AUTORITÀ DI SISTEMA PORTUALE DEL MARE ADRIATICO ORIENTALE
PORTI DI TRIESTE E MONFALCONE
PROGRAMMA DELLE ATTIVITA’
Il Porto Vecchio di Trieste si estende su un’area di circa 66 ettari sul fronte mare della città di Trieste, estendendosi dallo sbocco del Canale di Ponte Rosso all’area di Barcola e si sviluppa in un susseguirsi di grandi volumi edilizi, originariamente adibiti a magazzino o deposito per le merci in transito in regime di Punto Franco, per lo più risalenti alla fine del XIX Secolo. Comprende cinque moli (molo 0, I. II, III, IV), ventitre grandi edifici tra hangars, magazzini ed altre strutture, racchiusi sul fronte nord dalla ferrovia e dal Viale Miramare.
L’importante processo di riqualificazione di un’area vasta e fondamentale per la città come il Porto Vecchio deve attuarsi mediante un percorso di adeguamento della strumentazione di pianificazione urbanistica, di adeguata progettazione degli spazi pubblici e di contestuale coordinamento del processo di trasformazione attraverso un organico processo di ristrutturazione urbanistica delle aree.
Affinché tale trasformazione risponda appieno alle esigenze della città, del Porto, della Regione e di tutti gli attori pubblici coinvolti deve poter contare su un monitoraggio e un attenzione dedicata, attraverso una struttura all’uopo dedicata che possa curarne la trasformazione, valorizzazione e gestione nel tempo.
L’approntamento della variante urbanistica sin dalle fasi preliminari sarà accompagnata dal processo di Valutazione Ambientale Strategica che garantirà le verifiche di sostenibilità ambientale, accompagnerà le successive fasi, prevedendone anche il monitoraggio post opere;
In particolare gli interventi dovranno essere improntati alla sostenibilità ambientale, anche con riferimento all’efficientamento energetico, alla mobilità e all’edilizia.
ATTIVITÀ:
Attività
DATA
Avvio del processo di Valutazione Ambientale Strategica
SETTEMBRE 2019
Concertazione avvio dell’Accordo di Programma
DICEMBRE 2019
Predisposizione Rapporto Ambientale e messa a disposizione del pubblico
FEBBRAIO 2020
Definizione della variante al PRGC
FEBBRAIO 2020
Stipula Accordo di Programma
APRILE 2020
Entrata in vigore della Variante al PRGC
MAGGIO 2020
Costituzione del Consorzio di Gestione
GIUGNO 2020
Avvio processo di valorizzazione dei beni da parte del Consorzio
GIUGNO 2020
Monitoraggio del processo di trasformazione, eventuali azioni correttive
CONTINUO
Conclusione attività del Consorzio
GIUGNO 2030