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Ater Trieste, controllo su abusivismo e danneggiamenti

“È evidente che negli ultimi mesi sono aumentati abusivismi, danneggiamenti e atti vandalici nei confronti di stabili e spazi di proprietà di Ater Trieste. Fenomeni che determinano, come evidenziato anche da recenti casi di cronaca, situazioni di disagio. Come Ater stiamo facendo il massimo per intervenire, dove possibile e con gli strumenti a nostra disposizione. Ringrazio la Polizia Locale e le forze dell’ordine per il monitoraggio costante e le operazioni già effettuate in diverse zone della città. Purtroppo si tratta di problematiche che segnano un preoccupante incremento”.
A parlare è il presidente di Ater Trieste Riccardo Novacco, alla luce degli ultimi inquilini abusivi scoperti dalla Polizia Locale di Trieste, ma a seguito anche di episodi più gravi accaduti in altre palazzine.

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ABUSIVISMO: pur non registrando i livelli preoccupanti riscontrabili nelle altre grandi città italiane, Ater Trieste ha rilevato un incremento del fenomeno nei propri alloggi e negli spazi pertinenziali (cantine, soffitte). Ma il continuo monitoraggio consente di mantenere sotto controllo le occupazioni abusive.
Nel 2024, le segnalazioni hanno riguardato 42 casi, per alcuni dei quali sono già stati effettuati interventi di sgombero, mentre per altri sono in corso le opportune verifiche.
L’abusivismo riguarda non solo la periferia cittadina ma anche il centro storico. Questi i quartieri in cui il fenomeno è particolarmente accentuato (62% dei casi): Ponziana, San Giacomo, Borgo San Sergio, Altura, Gretta e Roiano, sporadicamente è presente nel resto della città.
Quello che caratterizza l’abusivismo triestino è la durata delle occupazioni, generalmente piuttosto breve, visto che -salvo rare eccezioni – non si tratta di occupazioni stabili. Gli inquilini abusivi che occupano spazi Ater senza averne diritto hanno diverse situazioni alle spalle, sono sia italiani che stranieri, che di solito cercano una soluzione abitativa per breve tempo.
La persona che si rende responsabile di occupazione abusiva commette un reato perseguibile penalmente, l’occupazione abusiva dell’alloggio comporta nella gran parte dei casi costi per Ater, e quindi per la collettività, che derivano soprattutto dal ripristino dei portoncini e/o delle serrature e/o dei serramenti esterni danneggiati durante la fase di accesso non autorizzato e delle finiture interne agli alloggi, spesso oggetto di atti vandalici o di suo improprio.
Al fenomeno dell’abusivismo si accompagna spesso il furto di energia elettrica e l’utilizzo di apparecchiature per il riscaldamento invernale installate in maniera non conforme alle direttive della normativa tecnica.
Ma le occupazioni abusive, oltre a costi per la proprietà, causano soprattutto preoccupazione per l’evidente mancato rispetto delle regole, oltre all’insicurezza e alla paura che la presenza di sconosciuti irregolari ingenera nei residenti.

“Gli abusivismi inoltre – evidenzia Novacco – possono determinare anche la mancata assegnazione per inquilini che invece avrebbero diritto, considerando che dopo l’occupazione i tempi di ripristino spesso non sono brevi”.

Ater, di concerto con le Forze dell’Ordine, ed in continuo confronto con gli operatori sociali del Comune e di ASUGI presenti sul territorio, ha avviato sia azioni preventive che di contrasto al fenomeno dell’abusivismo.
Un validissimo strumento di contrasto è il supporto dei cittadini e dei cittadini che, segnalando immediatamente le situazioni sospette, consentono di arginare il fenomeno.

“La preziosa collaborazione dell’utenza regolarmente residente nei fabbricati – aggiunge ancora il presidente di Ater Trieste – dimostra che nella gran parte dei casi non si è persa la fiducia nell’azione dell’ATER e delle Istituzioni a cui è demandato da un lato l’onere di fornire un servizio pubblico e dall’altro l’onere di garantire il rispetto delle regole stabilite da leggi e regolamenti”.

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Anche questo fenomeno è in crescita a Trieste, la presenza di gruppi di minori che si rendono protagonisti di atti di vandalismo, danneggiamenti e molestie. Gli episodi sono già noti alla cronaca, segnalati nelle autorimesse di Cumano, Molino a Vento e L.go Niccolini; lungo le passeggiate e sul tetto di Melara e a Valmaura. senza dimenticare gli ultimi episodi di via dell’Istria, zona Salesiani.

“Ater Trieste negli ultimi anni, nonostante la situazione evidenziata finora, ha provveduto a interventi tempestivi e continui, a beneficio – conclude Novacco – degli inquilini che risiedono nei vari stabili e che hanno diritto di continuare ad abitare in spazi sicuri e adeguati”.


La Polizia Locale sul fronte dell’occupazione abusiva di alloggi popolari
Intercettato – nel corso delle operazioni – anche uno scooter rubato
Lo scorso mese la Polizia Locale di Trieste (Nucleo di Polizia Giudiziaria e Nucleo Interventi Speciali) ha avviato una fitta serie di controlli sulle occupazioni abusive degli alloggi popolari, in risposta ad alcune segnalazioni dell’Ater. Questo fenomeno, punito dal Codice Penale, ha conseguenze dannose sull’intero sistema di assegnazione delle case a scapito di chi ne ha effettivamente diritto e che presenta la domanda nel pieno rispetto delle regole.
In totale i due Nuclei, insieme ai tecnici di Ater, hanno verificato 12 alloggi in diverse zone della città. Tutti gli appartamenti visitati recavano segni evidenti di occupazione abusiva ma, nella maggioranza dei casi, non erano più abitati: comuni a molti di essi i danni – anche rilevanti – a partire dalle effrazioni perpetrate per accedervi. Tutti gli alloggi sono stati alla fine restituiti alla proprietà che ha provveduto a chiudere l’accesso e procedere ai necessari lavori di sanificazione e ripristino.
Di seguito alcuni dettagli specifici delle singole azioni.
Nel rione di Ponziana gli Agenti hanno identificato e denunciato a piede libero un uomo (S.S.) che da parecchio tempo viveva senza titolo in un alloggio Ater. Dovrà rispondere anche di danneggiamento e furto di corrente elettrica: S.S. aveva infatti eluso il contatore con dei collegamenti improvvisati, potenzialmente pericolosi per l’intero edificio, tanto da dover far intervenire immediatamente Acegas-Aps-Amga per la messa in sicurezza degli impianti.
In un altro appartamento, a San Giovanni, benché vuoto, sono stati trovati elementi utili per risalire all’identità dell’abusivo (indagine in corso).
In via Trissino invece, gli operatori hanno dovuto chiedere l’ausilio di un fabbro per aprire un appartamento in uso ai Servizi sociali dov’erano rinchiusi da soli 2 cani, consegnati poi al canile comunale.
Proprio nel corso di quest’ultima operazione – infine – gli Agenti notavano uno scooter con due persone a bordo che saliva la via per poi ripercorrerla al contrario, sul marciapiede: poiché il conducente era noto – S.A. del 1992 pluripregiudicato per reati contro il patrimonio e legati allo spaccio di sostanze stupefacenti – gli Agenti decidevano di seguirlo a distanza, mentre la sala operativa faceva alcune verifiche sul mezzo: emergeva infatti che si trattava di uno scooter rubato da un paio di giorni. L’uomo veniva denunciato a piede libero per furto aggravato (e lo scooter immediatamente restituito al legittimo proprietario).

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