Venticinquesima “Quadrifesta” nel comprensorio Ater di Melara sabato 9 settembre, con balli, giochi, intrattenimenti soprattutto per i più piccoli, e poi musica e animazione. Un evento realizzato grazie ad Habitat Microaree, all’Associazione Melara, alla Farmacia di Melara e alla sesta circoscrizione
“Grazie a tutte le realtà che contribuiscono a promuovere momenti di aggregazione e condivisione negli spazi Ater – sottolinea Riccardo Novacco, presidente di Ater Trieste – sono fondamentali dal punto di vista sociale, e sono importanti per tutte le persone che, non solo in queste occasioni ma durante tutto l’anno, possono trovare iniziative e proposte coinvolgenti, portate avanti sempre con grande entusiasmo e impegno”.
Venticinque anni di “Quadrifesta” ma in realtà il comprensorio di Rozzol Melara ha una storia ben più lunga alle spalle, che tra le fasi iniziali e quelle conclusive abbraccia quasi vent’anni di interventi. Il progetto per le abitazioni da realizzare, con uno schema innovativo per l’epoca in città, risale al 1968, e l’anno successivo viene trasmesso al Comune di Trieste, con alcuni disegni più dettagliati forniti nel 1970. L’idea è quella di suddividere il cantiere in due lotti. La prima licenza di costruzione, per 298 alloggi, viene rilasciata dal Comune nel 1972. Nel 1973 vengono approvati anche gli elaborati per la progettazione del verde. I lavori per i condomini iniziano nel 1974. È il 1979 quando il Comune rilascia l’autorizzazione ad abitare gli appartamenti del primo lotto, mentre c’è il via libera agli interventi che porteranno alla costruzione del secondo lotto per ulteriori 350 alloggi. Tra il 1979 e il 1981 i primi inquilini ai quali sono stati assegnati gli appartamenti entrano ufficialmente nel nuovo complesso di Rozzol Melara. A cantieri ultimati si vengono a creare quindi quasi 650 abitazioni.
Negli anni ’80 inoltre si prevedono alcuni locali per ospitare servizi e spazi commerciali. Il centro del quartiere viene progettato nel 1982, la concessione rilasciata nel 1983, con una serie di varianti negli anni successivi fino alla costruzione vera e propria dei vari ambienti.
Nel corso del tempo il quadrilatero, per la sua particolare conformazione, è stato teatro di film, fiction (una su tutte La Porta Rossa), pubblicità e video musicali. Sul comprensorio sono stati scritti libri, tesi di laurea e altri testi, ed è stato inserito anche in alcuni itinerari per scoprire la città e le sue aree periferiche.
Leggi anche » Ater Trieste: festeggiati 10 anni Microarea di Zindis