L’arte entra nel caffè Sacher di Trieste – Inaugurata una rassegna nel primo e unico caffè Sacher fuori dall’Austria
L’arte entra nel Caffè Sacher di Trieste, con una prima rassegna di mostre, tutte al femminile, che vedranno protagoniste artiste internazionali con un legame speciale con Trieste. L’idea nasce dal titolare, Dizzi Alfons, e si concretizzerà con una serie di sei esposizioni, inaugurate ogni due mesi.
Le prime tre mostre saranno curate direttamente da Alfons, dal quarto appuntamento ci sarà la collaborazione con la curatrice dell’annuale Sommer Frische Kunst a Bad Gastein, Andrea von Götz, mentre con l’interior designer viennese Peter Weisz è stata realizzata la scelta delle artiste internazionali.
Le singole iniziative verranno presentate di volta in volta. Un viaggio lungo un anno, attraverso diverse discipline artistiche, stili e ispirazioni. Un modo per aprire il caffè a nuove proposte, per vivere il locale in modo diverso e originale.
La scelta di esaltare l’arte al femminile è stata fortemente voluta da Alfons, per esaltare il valore di donne contraddistinte da passione, entusiasmo e grande talento.
La prima a esporre sarà Giulia Crimaldi, con un’opera di Pop Art che successivamente sarà anche inserita in una mostra allestita a Vienna, presentata dal critico d’arte internazionale Marta Lock.
La mostra si compone di un unico grande quadro.
Giulia Crimaldi è pittrice figurativa colorista a olio e acrilico su tela. Nata a Cormons, in provincia di Gorizia, è cresciuta fra il Friuli Venezia Giulia e la Sicilia. Attualmente vive fra Trieste e Lugano.
Giulia ha approfondito le tecniche pittoriche frequentando la bottega dei maestri Ivano e Gabriele Bonato a Trieste, e successivi corsi di specializzazione. L’artista ha una predisposizione per la pittura figurativa, attraverso la quale racconta storie di antiche botteghe, di librerie, di frutta, di pesci e altro ancora. Ma è anche una donna contemporanea, affascinata dai colori e dalla capacità dell’arte di dare un senso diverso a tutto ciò che viene osservato nella realtà, mostrando un approccio ironico, irriverente e divertito sulle diverse essenze delle persone che scelgono di farsi raccontare da lei e che, proprio in virtù del suo talento naturale verso la figurazione riesce a tirare fuori. Ed è questo il motivo per il quale decide di creare una serie pittorica dedicata alla Pop Art, laddove però a essere protagonisti non sono più i grandi divi del cinema, della musica, dei fumetti e della politica, come da linee guida del movimento artistico alla sua nascita intorno alla metà degli anni Cinquanta del Novecento, bensì persone comuni che possono così divenire assolute ‘star’ di un dipinto e del proprio personale mondo.
Qualche anno fa, grazie all’interesse dell’eclettico architetto svizzero Carlo Rampazzi, suo mecenate in questa particolare espressività̀, ha esposto a Parigi i suoi ritratti pop dedicati alle donne nella mostra intitolata: “Women’s Pop Heart”, in una galleria nei pressi di Saint Germain de Prês. Le opere Pop sono un dialogo tra la persona ritratta e l’artista la quale interpreta il carattere e il modo di essere di ciascuno dei suoi personaggi immortalandone un gesto spontaneo, o una posa particolare, o introducendo nell’opera qualcosa che appartiene alla quotidianità̀ e che diverrà̀ pertanto tratto distintivo; tinte forti, uniformi, proprio per mettere in risalto le immagini che devono uscire in modo impattante, vivace e quasi prorompente dalla tela. L’opera scelta per il Cafè Sacher rappresenta tutto questo.
Il Caffè Sacher è stato inaugurato a Trieste nel giugno del 2023, diventando fin da subito un luogo molto apprezzato dai triestini e da tanti turisti. Per la famosa torta Sacher naturalmente, ma anche per un’ampia offerta che riguarda la caffetteria e gli aperitivi, in un ambiente elegante e raffinato, che si apre d’ora in poi anche a iniziative artistiche e culturali.
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