di Maria Luisa Runti
Teatro affollato e ripetuti, calorosissimi applausi, anche a scena aperta, hanno decretato il successo di “Aida” andata in scena al Teatro Verdi di Trieste l’1/12, seconda delle due prime di apertura della stagione lirica. Come per Turandot l’allestimento ha fruito della collaborazione dell’ Odessa National Academic Theater of Opera and Ballet.
Aida, opera in quattro atti di Giuseppe Verdi, su libretto di Antonio Ghislanzoni, è basata sul soggetto originale dell’archeologo francese Auguste Mariette. La prima rappresentazione avvenne al Teatro Khediviale dell’Opera del Cairo, per il quale era stata commissionata, il 24 dicembre 1871.
aida-3Fabrizio Maria Carminati ha impresso all’Orchestra della Fondazione lirica triestina una convincente direzione e concertazione, dove evidenzia fraseggio ritmico e timbrico sottolineando le molteplici e complesse atmosfere dell’opera. Da sottolineare la raffinatezza delle trombe unitamente alla timbrica massiccia delle percussioni. Una lettura di livello, improntata a contrasti chiaroscurali e sonorità corpose, attenta e coinvolgente, molto ben coadiuvata da tutta la compagnia di canto e dal coro, diretto da Francesca Tosi che vede anche la partecipazione del Coro dell’Odessa National Academic Theater of Opera and Ballet.
Svetlana Kasyanla è stata un’ egregia Aida, con veemenza interpretativa in alcuni passaggi e sofferta dolcezza nei piani e nei filati, alla ricerca di coloriture e tinte drammatiche. Buoni i recitativi ed il pathos interpretativo nello struggente finale. Leggi tutto su Eliconie »