A.B.C. Associazione per i Bambini Chirurgici onlus dona all’Ospedale Burlo Garofolo tre software per i ventilatori da Terapia Intensiva. Continua su Rete del Dono la campagna per sostenere “A.B.C. Ti ascolta”, lo sportello telefonico di supporto psicologico.
A.B.C. Associazione per i Bambini Chirurgici onlus continua la sua attività e dona all’Ospedale Burlo Garofolo tre software che servono a migliorare le potenzialità dei ventilatori da Terapia Intensiva.
Prosegue, inoltre, la campagna di raccolta fondi su Rete del Dono per il Progetto “A.B.C. Ti ascolta”: A.B.C. vuole rimanere vicina alle famiglie nei prossimi mesi con lo sportello telefonico di supporto emotivo, anche dopo le fasi di graduale uscita dall’emergenza sanitaria.
Due azioni importanti, dunque, che confermano l’ampia progettualità di A.B.C. sempre impegnata su più versanti, anche nel periodo dell’emergenza Covid 19, per stare concretamente al fianco dei bambini e dei loro nuclei familiari sia durante il percorso di ricovero sia nel periodo post-ospedaliero.
I SOFTWARE
A.B.C. onlus dona all’Ospedale Burlo Garofolo tre software che migliorano le prestazioni dei ventilatori in dotazione al reparto di Terapia Intensiva, grazie ai tanti donatori che hanno aderito alla raccolta fondi avviata sulla piattaforma Rete del Dono. La generosità di enti e privati che hanno aderito ha consentito di raggiungere l’obiettivo della raccolta fondi (per un totale di 7585 euro): tra i donatori ci sono Solidarietà Trieste, Fondazione Prosolidar e Confindustria FVG, cui va il più sincero ringraziamento da parte di A.B.C. onlus per la fondamentale partecipazione.
“Grazie ad ABC e alla Direttrice Giusy Battain costantemente al fianco dell’Istituto ed in particolare ai bambini chirurgici e alle loro famiglie” – commenta il Direttore Generale dell’IRCCS Burlo Garofolo, dott. Stefano Dorbolò. “Questa iniziativa contribuirà a qualificare ulteriormente l’attività del Burlo sotto il profilo tecnologico. Le associazioni sono un fondamentale elemento di complementarietà dell’Istituto. Con i nostri grandi professionisti, le nostre tecnologie e con il supporto sinergico anche delle associazioni vogliamo sempre più essere un punto di riferimento rassicurante e qualificato per i bisogni di salute, l’assistenza ai nostri piccoli malati e alle loro famiglie”.
I software donati all’Istituto sono due software “alti flussi”, che consentono di migliorare la performance dei ventilatori in modo non invasivo (senza necessità di intubazione) e un software “di reclutamento”, nel caso di patologie polmonari più gravi: in questo caso il ventilatore ha il compito di “recuperare” quelle aree di polmone che non sono ventilate e il software consente al ventilatore di continuare l’ossigenazione, così da dare il tempo al paziente di reagire alla malattia.
“L’insufficienza respiratoria è la prima causa di ricovero in terapia intensiva pediatrica” – spiega la dott.sa Raffaella Sagredini, Direttore S.C. Anestesia e Rianimazione. “Avere la possibilità di trattare i nostri pazienti, sia bambini che adulti, con questi software significa garantire un’elevata qualità di assistenza, che in un momento storico come quello in cui stiamo vivendo, diventa garantire la sopravvivenza dei pazienti, prendendosi cura delle loro fragilità, e non solo curare la malattia. Abbiamo trattato con questo nuovo software, anche una bambina affetta da COVID19 che ha avuto bisogno di assistenza respiratoria non invasiva con casco CPAP e successivamente l’abbiamo svezzata dal casco con gli alti flussi del software donato da ABC”.
Il miglioramento delle performance di questi dispositivi della Terapia Intensiva è certo utile in questo delicato periodo di epidemia, e rimarrà un’importante dotazione dell’Ospedale, poiché anche in periodi diversi dall’emergenza una grande parte delle patologie dei bambini che arrivano in terapia intensiva riguarda l’apparato respiratorio.
“A.B.C. Ti ascolta”.
Attivo da fine marzo, il progetto “A.B.C. ti ascolta” è una linea telefonica gratuita finalizzata all’ascolto e al supporto psicologico delle famiglie dei bambini che stanno affrontando o hanno affrontato percorsi chirurgici. Sono oltre 330 le famiglie che possono usufruire del servizio e il bilancio di questo periodo ha evidenziato come il bisogno di ascolto e condivisione sia ancora una forte necessità di molte famiglie, anche a distanza di molto tempo dal percorso chirurgico.
È per questo che A.B.C. ha deciso di continuare a stare vicino tutte queste famiglie e mantenere attivo lo sportello anche oltre il periodo dell’epidemia; prosegue pertanto la raccolta fondi sul portale La rete del dono, affinché la continuità dello sportello sia possibile.
Per partecipare alle donazioni è sufficiente collegarsi alla piattaforma di crowdfunding al link https://www.retedeldono.it/it/abc-onlus/aiuta-le-famiglie-dei-bambini-chirurgici, oppure entrare in www.retedeldono.it e cercare “bambini chirurgici” o ancora collegarsi al sito dell’Associazione www.abcburlo.it seguendo le indicazioni della campagna.
Per poter proseguire A.B.C. conta sull’aiuto di singoli soggetti, ma anche di enti collettivi pubblici e privati: anche una piccola cifra può fare la differenza.
Lo sportello telefonico potrà affiancare anche in futuro il servizio di supporto psicologico integrato in reparto – sempre attivo grazie alla collaborazione della psicologa specializzata, dott.ssa Giuliani, che accompagna pazienti e medici attraverso l’iter chirurgico – e quello dei volontari che, esperti del contesto della chirurgia pediatrica, sono normalmente presenti in reparto per accogliere i genitori, allietare i bambini e rispondere alle famiglie per qualsiasi necessità durante il ricovero (momentaneamente sospeso a causa del Covid-19).