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Polizia, luci blu accese sulle macchine ma spente quelle degli uffici

Riceviamo il seguente comunicato dal Sap

luce blu Polizia Sap

Ora che è ufficiale la chiusura del Distaccamento Polizia Stradale di Tolmezzo (prevenzione e soccorso in incidenti stradali lungo l’asse viario friulano) e delle Sezioni della Polizia Postale e Comunicazioni di Pordenone e Gorizia (contrasto al cyber-terrorismo, lotta ai reati informatici e pedo-pornografici), possiamo affermare con estrema tranquillità che la “scure” dei tagli sulla sicurezza di questo Paese continua inesorabile la sua azione senza essersi mai interrotta.

Queste rappresentano solo le ultime di molte chiusure di uffici di polizia che interessano la nostra regione e che incideranno anche sul lavoro degli uffici che rimarranno aperti.

Anche Trieste, nel recente passato, ha subito chiusure come ad esempio la sottosezione Polizia Ferroviaria di Villa Opicina (unico valico ferroviario di Trieste), la decretazione della chiusura della Squadra Nautica e quelle “razionalizzazioni”, che così bene mascherano delle vere e proprie chiusure, che hanno visto Commissariati come quello di Rozzol-Melara, depotenziato in maniera tale da rimanere aperto solo sulla carta, ma di fatto non più operativo.

Un Commissariato questo che operava in un tessuto sociale importante e che per la sua locazione era così ben integrato col cittadino, un vero e proprio punto di riferimento.

Si era tentato poi di chiudere anche il Commissariato di Sistiana, ma l’azione del SAP per evitare tale scempio aveva sortito i risultati sperati.

La prossima soppressione è quella della Sottosezione di Frontiera di Villa Opicina (specializzata nel contrasto all’immigrazione clandestina proveniente dalla c.d. rotta balcanica il cui flusso non si è mai interrotto nemmeno in questi giorni), annunciata prima, parzialmente “smentita” poi e “corretta” come possibile ipotesi, al fine di meglio distribuire i pochi uomini rimasti.

Di fatto anche in questi giorni è stato predisposto il trasferimento di personale dalla Sezione di Frontiera di Villa Opicina a favore di altri posti di polizia, segnale chiaro di un progressivo “smantellamento”.

E’ quello che sta succedendo negli anni anche al Commissariato di Villa Opicina, ormai al di sotto del 50% rispetto 15 anni fa, quando la criminalità era senza dubbio minore ad oggi.

Proprio in questi ultimi anni ed in questi ultimissimi tempi la richiesta di sicurezza da parte del cittadino di una presenza sul territorio da parte delle forze dell’ordine è aumentata, ma appare veramente difficile garantirla con risorse umane così ridotte e con mezzi che spesso, come nel caso di Opicina addirittura non ci sono, la macchina attrezzata per fare il servizio di “squadra volante” da tempo infatti non c’è più e spesso nemmeno non c’è quella con i colori d’istituto.

Appare poi contraddittorio che forze politiche attualmente al governo invochino più presenza sul territorio delle forze di polizia per poter magari arginare problematiche come quella difficile convivenza che si è instaurata tra alcune famiglie nella via dei Papaveri ad Opicina, ma anche fatti ben più gravi come la rapina a Trebiciano, il lancio di sassi contro autovetture in movimento ed episodi di molestie subiti da giovani donne sempre nel territorio carsico, quando poi a livello centrale le stesse forze politiche decidano, anche in queste ore, di continuare con la strategia delle chiusure e “razionalizzazioni”.

Il rischio della paralisi dell’apparato sicurezza, il SAP lo denuncia da tempo, perché è logico e naturale che senza un adeguato turn-over non riusciremo mai a colmare i 18 mila agenti mancanti nella Polizia di Stato e tanto mai riusciremo a ringiovanire una Polizia che ha un’età media che si attesta tra i 45 ed i 50 anni: troppo elevata per questa professione!

Senza urgenti e massicce assunzioni, non ci saranno alternative a questa politica delle “razionalizzazioni” adottata in questi anni che però determinano di fatto un arretramento della presenza sul territorio e una diminuzione della sicurezza sempre più percepita dai cittadini.

Per un maggiore sicurezza non basta accendere le luci blu delle macchine se poi si spengono definitivamente quelle degli uffici di polizia, servono piuttosto politiche serie e convincenti.

Lorenzo Tamaro – Segretario Provinciale SAP

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