STAGIONE LIRICA E DI BALLETTO 2024-2025
DIE ENTFÜHRUNG AUS DEM SERAIL
(Il ratto dal serraglio)
di Wolfgang Amadeus Mozart
Ed. musicali:Alkor/Baerenreiter, Kassel
Rappr. per l’Italia: Casa Musicale Sonzogno di Piero Ostali, Milano
Maestro Concertatore e Direttore BEATRICE VENEZI
Regia, scene e costumi IVAN STEFANUTTI
Light designer EMANUELE AGLIATI
Assistente alla regia FILIPPO TADOLINI
Maestro del Coro PAOLO LONGO
NUOVO ALLESTIMENTO DELLA FONDAZIONE TEATRO LIRICO GIUSEPPE VERDI DI TRIESTE
Personaggi e interpreti
Konstanze
ANNA AGLATOVA (17, 19, 24, 26/I)
YERANG PARK (18, 25/I)
Belmonte
RUZIL GATIN (17, 19, 24, 26/I)
PIERLUIGI D’ALOIA (18, 25/I)
Osmin
ANDREA SILVESTRELLI (17, 19, 24, 26/I)
LUCA DALL’AMICO (18, 25/I)
Selim GIULIO CANCELLI
Blonde
MARIA SARDARYAN (17, 19, 24, 26/I)
LIUDMILA LOKAICHUK (18, 25/I)
Pedrillo
MARCELLO NARDIS (17, 19, 24, 26/I)
FRANCESCO NAPOLEONI (18, 25/I)
ORCHESTRA, CORO E TECNICI DELLA FONDAZIONE TEATRO LIRICO GIUSEPPE VERDI DI TRIESTE
Con una scenografia che immerge il palco nel mare, come se il retropalco del Verdi fosse aperto verso il suo naturale orizzonte paesaggistico, arriva a Trieste la nuova produzione di Die Entführung aus dem Serail del giovane Mozart nell’allestimento del regista friulano Ivan Stefanutti e con la bacchetta di Beatrice Venezi, reduce dal fortunato appuntamento di divulgazione televisiva dedicato a Puccini su Rai3. Un cast giovane ed internazionale completa il primo titolo del nuovo anno, che riserva importanti novità per il pubblico del principale teatro della regione: l’apertura del nuovo Lounge Victor de Sabata, il salotto più elegante di Trieste che diventa dunque uno spazio di ristoro con eccellenze del territorio per gli intervalli di ogni prima d’opera dal 17 gennaio.
Regista, scenografo e costumista cresciuto alla scuola irrituale di Sylvano Bussotti, Ivan Stefanutti ha preso le redini di questa nuova produzione di Die Entführung aus dem Serail (Il Ratto dal Serraglio) di Mozart, completamente lavorata nei laboratori del Verdi, creando un’ambientazione di raffinate turcherie settecentesche immersa nel blu intenso del mare perché dice “I protagonisti di questa narrazione hanno il mare nel loro destino, e alcuni di loro hanno pensieri profondi come oceani. Ma non tutti. Altri navigano in superfice, inconsapevoli di cosa c’è sotto di loro.” E ancora: “Questa storia modernissima non pare sulla terra ferma. Forse siamo addirittura sotto il mare. Atlantide?”. Atlantide non pare, ma di certo ricorda molto la città che oggi la ospita, come se all’apertura del sipario il retropalco divenisse di cristallo e il pubblico si potesse immergere nel blu di Trieste e nelle sue eleganti alternanze tra architetture classiche e l’orientalismo delle sue diverse nazioni storiche. Il tutto impreziosito dal Leitmotiv delle perle, decorative e metaforiche al contempo. Dunque uno spettacolo di grande godibilità estetica per questo giovane Mozart, che verrà presentato al pubblico con i dialoghi in traduzione italiana, per apprezzarne maggiormente il testo e dunque la sapiente costruzione drammaturgica accuratamente lavorata da Mozart stesso, e coi cantati in tedesco a sottolineare il suo valore storico di National-Singspiel, la nuova creatura viennese promossa dall’Imperatore Giuseppe II e lungamente meditata dal genio di Salisburgo.
Sul podio del Verdi il ritorno ancora su repertorio mozartiano di Beatrice Venezi, reduce dal successo di pubblico del suo progetto divulgativo su Puccini per Rai3 e di fresca nomina al celebre Teatro Colón di Buenos Aires.
Sul palco un cast internazionale, esperto dei ruoli e per lo più giovane, come il quartetto che è protagonista dell’opera, con la russa Anna Aglatova e la coreana Yerang Park nel ruolo di Costanze, ancora russo il Belmonte di Ruzil Gatin in alternanza al pugliese Pierluigi D’Aloia, già applaudito alla Scala con Il cappello di paglia di Firenze di Rota; quindi Andrea Silvestrelli e Luca Dall’Amico per Osmin, per una scoperta di nuove e fresche voci, talvolta rare in Italia, chiamate al difficile compito di dare spessore quasi di prosa agli ampi recitativi e limpidezza alle parti cantate.
La prima del Ratto porterà poi una nuova intrigante sorpresa per l’affezionato pubblico del Verdi, con l’apertura del nuovo Lounge Victor de Sabata: nell’elegante cornice neoclassica del Ridotto Victor de Sabata verrà allestito, per ora in fase sperimentale solo per tutte le prime d’opera, un vero e proprio luogo di raffinato ristoro, con un leggero menu degustazione di eccellenze enogastronomiche del territorio, per una pausa in serenità e qualità che moltiplichi la piacevolezza della serata. Il servizio acquistabile in biglietteria fino ad esaurimento posti, trattandosi di pochi tavoli singoli con mise en place a misura del cliente, ha un costo di euro 15 a persona e garantisce davvero una nuova vita ed una nuova godibilità ad uno dei gioielli architettonici della città, quel Ridotto la cui costruzione e decorazione si svolse tra il 1801 e il 1810, decennio fondante il mito dell’eleganza tergestea tra influenze asburgiche, francesi e russe.
Aggiunge il Sovrintendente Giuliano Polo: “Il nuovo anno si profila come un momento di snodo importante per il teatro, non solo per le produzioni dei nostri laboratori che diventano bandiera delle competenze artigianali della regione; non solo per i nuovi servizi al pubblico come il servizio macchine per raggiungere il teatro e il raddoppio dei servizi di ristoro con l’apertura del Lounge, ma anche in tanti aspetti che non sono visibili al pubblico ma lavorano sottotraccia per moltiplicare la visibilità della nostra città nel mondo, come l’attivazione del cosiddetto Google Ads Grant, che ci ha finalmente messo nelle stesse condizioni digitali di teatri come La Scala, il Met di New York o l’Opera di Vienna, solo per citarne alcuni. Attivato a fine 2024 il servizio ci ha già portato in meno di un mese ad un’ottimizzazione del 88%, quindi guardiamo con ottimismo anche il nuovo corso digitale del teatro a servizio di tutto il territorio e della sua economia”
Inoltre, in occasione della presenza di Beatrice Venezi sui palchi dei due teatri di punta della città con due diversi spettacoli, il Verdi e il Politeama Rossetti offrono al pubblico una collaborazione molto favorevole: con un biglietto già acquistato dello spettacolo di Venezi al Rossetti, si potranno infatti acquistare due biglietti scontati di Die Entführung aus dem Serail al Verdi per una delle nostre repliche del 24, 25, 26 gennaio e viceversa.
A Venerdì 17 gennaio 2025 ore 20.00
C Sabato 18 gennaio 2025 ore 19.00
D Domenica 19 gennaio 2025 ore 16.00
B Venerdì 24 gennaio 2025 ore 20.00
S Sabato 25 gennaio 2025 ore 16.00
E Domenica 26 gennaio 2025 ore 16.00