Sonia Sicco racconta le passeggiate della Trieste ottocentesca
Venerdì 15 novembre, alle ore 18, si terrà nella sala Museo della Società Ginnastica Triestina (SGT) la presentazione del libro ‘Trieste. Passeggiate nella storia’ (Edizioni Biblioteca dell’immagine, 2022). Dialogheranno il curatore del Museo Zeno Saracino e l’autrice Sonia Sicco.
La presentazione rientra nel ciclo di eventi ‘Un libro per la SGT’ volta a trattare opere letterarie, poetiche e saggistiche afferenti a Trieste, all’interno degli ambienti sociali.
Un ritorno a quel ‘mente sana in corpo sano’ che fu il primo motto della società.
L’ingresso è libero fino a esaurimento posti; alle ore 17, per coloro che lo desiderassero, si terrà una visita guidata al Museo sociale.
Basato sulle guide ottocentesche della città, ‘splendido scoglio adagiato sul mare’, il libro va alla scoperta di Trieste con percorsi che ne rivelano non solo la storia ma le possibilità di evoluzione. In questa occasione, la passeggiata inviterà a riscoprire gli spazi quotidiani del Borgo Franceschino e la sua dolce vita, la via dell’Acquedotto alla scoperta della fonte ‘miracolosa’ e dei personaggi che animavano le sue vie: dai saltimbanchi e domatori di pulci al feroce eschimese. Un Borgo, quello Franceschino, animato da uffici consolari, attività commerciali e artistiche, dove ha sede la sinagoga di Trieste – tra le più grandi d’Europa – e dove si producevano, ad esempio, sapone e pallini da caccia, e ai confini del quale si esercitavano le ‘arti sordide’.
Giornalista professionista, nata a Cividale del Friuli nel 1975, Sonia Sicco lavora nell’ufficio stampa di una società finanziaria internazionale, presso la quale si occupa di comunicazione istituzionale e heritage.
In precedenza, ha lavorato per l’Agenzia Ansa, la Rai e il Sole24Ore e collaborato con testate nazionali. Ha studiato Beni culturali presso l’Università di Udine specializzandosi in sociologia e psicologia dell’arte, perfezionando gli studi sul costume e approfondendo la storia del gioiello presso l’Accademia di Van Cleef & Arpels a Parigi. Coltiva l’interesse per l’antropologia culturale.