“Nell’aprile di un anno e mezzo fa, la situazione manutentiva della facciata del Palazzo Gopcevich era alquanto preoccupante, in quanto era caratterizzata da evidenti e numerose parti ammalorate, che avevano dato luogo a pericolosi distaccamenti di malte e decori, caduti in strada e poi delimitati da transenne, tuttora lì, inamovibili.
All’epoca presentai – ricorda la consigliera dem Pucci – una mozione per porre rimedio, in tempi brevi, a questa incuria da parte dell’amministrazione Dipiazza. L’atto fu discusso in Commissione e preso in considerazione, tant’è che a fine novembre 2023, durante una seduta di commissione relativa al bilancio di previsione, l’assessore competente precisò che per l’anno 2024 erano stati stanziati 300000€ per i lavori del Gopcevich, e che a gennaio 2024, il Comune avrebbe partecipato ad un bando ministeriale per le spese di progettazione. Ora l’anno 2024 sta per concludersi e i lavori dell’edificio non sono neanche cominciati, per cui, proprio per capire le motivazioni di questo stallo, ho depositato un’interrogazione in cui chiedo chiarimenti sullo stato dei progetti, dei finanziamenti, e sui termini d’inizio e termine dei lavori “. Lo rende noto la consigliera comunale Rosanna Pucci che ha dato seguito formale alla richiesta di lumi per comprendere le ragioni per le quali c’è questo ritardo nei lavori di manutenzione.
“Per intervenire, si aspetta la caduta di una cariatide sulla testa dei nostri cittadini? – continua la dem Pucci – Perché l’urgenza dei lavori è legata anche ad una questione di sicurezza. Il pericolo è oggettivo e diventa sempre più grave con il trascorrere del tempo: le pietre e gli oggetti caduti lo testimoniano”.
“Oltre a ciò, – evidenzia la consigliera – va messo in luce il fine restauro di cui abbisogna la facciata, i cui bagliori dorati debbono ritornare a risplendere. Non si può trascurare l’aspetto esteriore di uno dei più bei palazzi di Trieste, patrimonio culturale ed artistico, che al suo interno ospita il prezioso Museo Schmidl, un punto di riferimento per tutta la storia musicale della città”.
Concludendo, la Pucci rileva inoltre che “L’incuria protratta si fa ben notare anche sulle finestre del palazzo, essendo esse in legno verniciato, e dunque con tale mancanza di manutenzione è venuta meno negli anni anche la loro funzione di protezione degli interni. Infatti, quando piove, entra l’acqua nelle stanze del museo, dando luogo ad allagamenti. Così per evitare maggiori danni, tramite una mozione, ho richiesto la loro sostituzione. Spero veramente che la giunta Dipiazza si attivi al più presto per restituire in tutto il suo splendore il palazzo Gopcevich alla città e ai suoi cittadini”.
Rosanna Pucci
