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Come pesci volanti – Festival di teatro emergente

Venerdì 10 maggio Hangar Teatri inaugura l’edizione zero di Come pesci volanti – Festival di teatro emergente. Una kermesse di tre giorni che intende dare visibilità ad una nuova generazione di artisti, che molto spesso fatica ad emergere nel grande mare culturale della penisola italiana. Con il titolo “Come pesci volanti” si vuole infatti rendere omaggio a tutte le compagnie che con fatica e tenacia si immergono ogni giorno nelle sale prove, nuotando tra difficoltà tecniche e organizzative, per riuscire poi ad emergere con le proprie creazioni.

“fragileresistente” de il turno di notte

“fragileresistente” de il turno di notte

Ad aprire le danze alle ore 14:00 sarà Pablo Girolami, coreografo e direttore artistico della compagnia IVONA con una masterclass di danza contemporanea focalizzata sulla fisicità e sulla musicalità del movimento. Il workshop ha suscitato interesse dalle prime ore dopo l’annuncio, ed è andato sold out in pochissimi giorni.

Gli spettacoli inizieranno invece alle 19:00 con la compagnia Ersiliadanza, che porta in scena “Chameleons”, progetto e coreografia di Laura Corradi, danzano Midori Watanabe, Gessica Perusi, Alberto Munarin e Tommaso Cera. Una coreografia sull’apertura al cambiamento, sulla versatilità, requisito raro negli uomini. Rinunciare a qualcosa che sembrava un punto fermo, un punto d’arrivo fondamentale, qualcosa attorno a cui non c’erano dubbi, cambiare l’obiettivo, saper scegliere un’altra strada, senza necessariamente pensare che sia peggiore. Il cambiamento in sé non è la cosa più dolorosa, solo la resistenza al cambiamento lo è sempre. La danza è il mezzo più adatto per esprimere questo grande concetto, perché i corpi possono tutto, sanno assimilarsi per imitazione, sanno cercare nella propria poliedricità, sanno strafare per poi liberarsi quasi di tutto e trattenere solo un piccolo cambiamento.

Alle 21:00 andrà poi in scena “fragileresistente” de il turno di notte. Lo spettacolo di Silvia Pallotti e Tommaso Russi parla di oggi e della generazione di oggi, della sua stanchezza e incapacità di vedere un futuro possibile. Si chiede quali azioni sono ancora possibili. La linea narrativa che si sviluppa lungo l’intero arco dello spettacolo, la storia di Un padre e Un figlio, esplora che relazione c’è tra la depressione di un figlio, la fatica di un padre e lo stato del mondo. L’evento di un tuffo da uno scoglio, una caduta, diventa per entrambi l’apice di due diverse forme di impotenza: verso l’altro e verso il mondo. In questa linea narrativa si innestano dei quadri che interrompono la storia, la spiazzano e propongono altri sguardi sul tema, alla ricerca di forme e di canali di comunicazione diversi, evocativi: il linguaggio fisico-gestuale, l’ironia, l’autobiografia, l’immagine, la creazione di atmosfere sonore.

Il festival è realizzato nell’ambito del progetto Cantiere Cultura del Centro Universitario Teatrale di Trieste, finanziato dalla Regione Friuli Venezia Giulia. Tale progetto intende supportare e promuovere la creazione e la programmazione culturale da parte dei giovani, offrendo loro spazi e opportunità per esprimere la propria creatività.

Biglietto intero 12€, ridotto 8€ per soci del Teatro degli Sterpi, soci CUT, over 65, under 18 e studenti universitari. Accredito per tutti gli spettacoli del festival 45€. È consigliata la prenotazione a biglietteria@hangarteatri.it o al numero di telefono +39 3883980768. Biglietti acquistabili in prevendita su vivaticket.com.

La Stagione delle Piume è organizzata dal Teatro degli Sterpi, grazie al sostegno del Ministero della Cultura e della Regione Friuli Venezia Giulia.

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