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Trieste, i sotterranei dei Gesuiti – La storia e i misteri

I sotterranei dei Gesuiti a Trieste hanno una storia ricca e affascinante che risale al XV secolo. Trieste, all’epoca, era una città di grande importanza strategica nella regione dell’Adriatico, ed era contesa da vari poteri che cercavano di controllarla.

sotterranei dei gesuiti Trieste

La storia dei sotterranei inizia nel 1583, quando i gesuiti giunsero a Trieste per fondarvi una scuola. La loro presenza non fu ben accolta da molti cittadini, che temevano l’influenza e il potere di questa nuova congregazione religiosa. Per proteggere se stessi e la loro scuola, i gesuiti decisero di costruire un complesso sotterraneo che avrebbe funzionato come rifugio e come via di fuga in caso di attacchi.

Le gallerie sotterranee furono costruite con grande abilità e ingegno. Si estendono per oltre 2 chilometri nella terra e comprendono camere, corridoi e nascondigli segreti. Questo complesso labirinto fu progettato in modo da confondere e intralciare gli eventuali aggressori.

Man mano che Trieste diveniva un importante porto commerciale, i gesuiti ebbero l’opportunità di arricchire il loro complesso sotterraneo. Costruirono cantine per immagazzinare cibo e vino, e ampliarono le gallerie per includere camere di meditazione e stanze per gli studenti.

Durante le guerre che coinvolsero Trieste nel corso dei secoli, i sotterranei dei gesuiti divennero presi di mira. Furono utilizzati come rifugio durante i bombardamenti e come nascondiglio durante le invasioni nemiche. La loro posizione segreta e la maestosità della loro costruzione permisero loro di rimanere in gran parte intatti, nonostante i danni e le distruzioni circostanti.

Nel corso del tempo, i sotterranei dei gesuiti cambiarono diverse volte scopo e proprietario. Dopo la soppressione dell’ordine dei gesuiti nel 1773, le gallerie furono utilizzate come deposito di armi e come prigione. Durante il periodo napoleonico, divennero una base militare e furono aggiunte nuove stanze sotterranee per ospitare i soldati.

Con l’annessione di Trieste all’Impero Austro-Ungarico nel 1867, i sotterranei assunsero un nuovo scopo. Furono convertiti in cantine per la produzione di birra e diventarono una delle principali attrazioni turistiche della città. Durante la seconda guerra mondiale, furono utilizzati come rifugio antiaereo e nascondiglio per le truppe alleate.

Dopo la guerra, i sotterranei dei gesuiti furono abbandonati e caduti in rovina. Tuttavia, negli ultimi decenni, sono stati restaurati e riaperti al pubblico come attrazione turistica. Oggi, i visitatori possono esplorare le antiche gallerie, ammirare i dettagli architettonici e apprezzare la storia e la cultura che si celano sotto le strade di Trieste.

In conclusione, i sotterranei dei gesuiti a Trieste sono un tesoro nascosto di storia e architettura. Questo intricato labirinto di gallerie testimonia la complessità e la tumultuosa storia della città, offrendo ai visitatori un viaggio affascinante nel passato.


Ulteriori informazioni e visite guidate: https://santuariosantamariamaggiore.it/sotterranei-dei-gesuiti/


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