Un pastore, da tempo, aveva deciso di occupare un’area boschiva adiacente il percorso ciclopedonale Cottur, per farne un pascolo privato, con pecore, capre, cavalli, galline e quant’altro
“Rimane alta l’attenzione della Polizia Locale al fine di garantire, oltre che l’incolumità dei cittadini, anche la possibilità da parte di tutti di usufruire dei beni e degli spazi pubblici”
Un’indagine, condotta dal Nucleo di Polizia Giudiziaria e coordinata dalla locale Procura della Repubblica iniziata circa un anno fa a seguito di numerose segnalazioni di cittadini, ha permesso di appurare come un uomo (G.R. del 1971) si sia indebitamente appropriato di un’area boschiva di circa 12 ettari di proprietà comunale, adiacente alla pista ciclo-pedonale Cottur, recintandola con con filo elettrificato per adibirla arbitrariamente ad attività agro-pastorale e al ricovero di numerosi animali. Tale condotta, oltre a essere penalmente rilevante, rendeva di fatto impossibile ai fruitori della zona il transito sui numerosi sentieri che la attraversano a causa del pascolo e che conducono alla pista Cottur.
In una prima fase delle operazioni, il Comune di Trieste aveva notificato a G.R. la diffida a occupare l’area in questione e l’invito a ripristinare lo stato dei luoghi dopo averli trasformati in pascolo privato
Poiché l’invito non era stato accolto è scattata l’ordinanza di sequestro preventivo emessa dal Giudice per le indagini preliminari: lunedì mattina1 personale dei Nuclei di Polizia Giudiziaria, Interventi Speciali e Operativo Territoriale della Polizia Locale hanno provveduto a dare esecuzione a quanto disposto dalla Autorità Giudiziaria e a porre sotto il vincolo del sequestro preventivo l’intera area occupata abusivamente. Data la presenza dei numerosi animali (bovini, ovini, cavalli e fauna avicola), la Polizia Locale ha fatto intervenire sul posto il personale veterinario di Asugi: dopo aver constatato le buone condizioni di salute e di manutenzione, gli animali sono stati affidati alle cure di un custode giudiziale espressamente designato.
G.R. è stato denunciato a piede libero per invasione di terreno (Codice penale, articoli 633 e 639 bis). Gli animali per il momento resteranno nella stessa area e, in attesa di una loro prossima idonea sistemazione, sono accuditi da volontari che possono accedere al fondo accompagnati dalla Polizia Locale.
Il commento dell’Assessore alle politiche della sicurezza cittadina: “Un plauso agli agenti della Polizia Locale appartenenti ai Nuclei di Polizia Giudiziaria, Interventi Speciali e Operativo Territoriale che hanno operato affinché beni e spazi pubblici possano, come è giusto, essere usufruiti da tutti”.
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