Il Comune di Trieste pubblica una carrellata di foto Barcola dei tempi andati, visibili nello slide-show sottostante, con oggetto il bellissimo e antico rione di Barcola.
Barcola di ieri e di oggi
La riviera di Barcola è da sempre un punto di riferimento per i triestini: d’estate per godersi il sole e il mare o trovare refrigerio all’ombra della Pineta, nelle altre stagioni per rilassarsi passeggiando sul lungomare.
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Barcola in epoca romana ospitò una delle più sfarzose ville della regione, forse appartenuta alla favorita di Nerone Calvia Crispinilla. L’edificio, edificato nella seconda metà del I secolo a.C. e ampliato nel secolo successivo, si estendeva per una lunghezza di trecento metri sul lungomare e aveva degli impianti termali, un molo ed estesi giardini. Molti ambienti erano decorati da mosaici e statue. Alcuni reperti sono conservati nel Lapidario Tergestino al Castello di San Giusto.
In età moderna è stata principalmente un insediamento di pescatori fino alla metà del XIX secolo (nel 1826 contava 418 abitanti), quando i triestini iniziarono a costruire le loro residenze estive nel quartiere. Secondo l’ultimo censimento austriaco del 1911, il 73,7% della popolazione era di madrelingua slovena, e il 16,2 di madrelingua italiana.
Nel 1884 venne fondata a Barcola la distilleria a vapore Camis & Stock, dove rimase fino al 1929, quando si trasferì nel nuovo stabilimento nel rione di Roiano.
Durante l’amministrazione alleata del Territorio Libero di Trieste, tra il 1947 e il 1953, a Barcola fu costruito un palazzo per la residenza degli ufficiali alleati (più nota come “casa degli americani”) coinvolti nel governo del territorio.