Il 15 luglio 1989 piazza San Marco a Venezia ospitò il più straordinario e controverso concerto rock mai svoltosi in Italia, quello dei Pink Floyd.
Tenutosi in occasione della Festa del Redentore, radunò circa 200.000 appassionati. L’evento venne trasmesso in mondovisione: a guardarlo circa 100 milioni di telespettatori.
Inizialmente si pensò di allestire il palco sull’isola della Giudecca, ma lo spazio venne giudicato insufficiente. Si optò quindi per l’ambientazione più spettacolare possibile, Piazza San Marco.
Il palco costruito su di una piattaforma galleggiante venne fatto arrivare da Trieste. In poco tempo giunse un numero enorme di gondole, gozzi, barchette e motoscafi.
Il concerto iniziò alle 21.45. Uno a uno i componenti della band si presentarono sul palco, per ultimo il frontman David Gilmour, che emozionato salutò il pubblico in italiano. Cominciarono con Shine on you crazy diamond, e dopo 14 pezzi conclusero con Run like hell. Il termine del concerto fu segnato dal tradizionale spettacolo pirotecnico del Redentore.
Nonostante si trattasse del concerto del secolo non fu esente da aspre critiche per lo stato della Piazza e dintorni. Un aspetto che contribuì a renderlo memorabile negli anni a venire.
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