L’associazione Trieste Animal Day, anche quest’anno vuole ribadire il concetto: gli animali non devono soffrire a causa dei botti da festeggiamento.
Il comunicato:
Dopo la dichiarazione del Sindaco in questi giorni riguardanti la possibilità di sparare i fuochi d’artificio a Capodanno, poi presumibilmente revocata, il Trieste Animal Day, associazione per la promozione del rispetto dell’ambientale e degli animali, anche quest’anno rinnova l’appello a dire no ai botti di Capodanno.
Anche se crediamo che sia un modo bello e scenografico per festeggiare, si tratta di qualcosa di estremamente nocivo per l’ambiente, animali e umani. Ha detto Fabio Rabak, Presidente del Trieste Animal Day.
Uccelli, cani, gatti e tutti gli animali vengono terrorizzati a volte fino alla morte. Inoltre, ogni sparo immette nell’atmosfera inutili quantità di gas nocivi, che avvelenano l’aria che respiriamo e contribuiscono al surriscaldamento globale, che i governi di gran parte del mondo stanno cercando di contrastare con gran fatica. Per non parlare dei costi dei giochi pirotecnici, che vanno a gravare sui bilanci delle amministrazioni locali. Un budget che potrebbe essere utilizzato in tutt’altro modo, generando benessere per la società sopratutto in questo periodo particolare di grave crisi sociale, economica dovuta alla pandemia da Covid-19.
Questi scoppi improvvisi spaventano terribilmente gli animali. Molti scappano terrorizzati o, addirittura, muoiono per lo spavento. Gli uccelli perdono il senso dell’orientamento, andando a sbattere contro muri o tralicci dell’alta tensione, rimanendo feriti gravemente o morendo. Pessimo anche lo stato d’animo degli animali domestici. “Nei gatti, e soprattutto nei cani, un botto crea Stress e spavento da indurli a fuggire dai propri giardini e recinti, per scappare dal Rumore a loro insopportabile, finendo spesso vittime del traffico o di ostacoli non visibili al buio. L’effetto nefasto sugli animali è dovuto in particolare alla soglia uditiva infinitamente più sviluppata e sensibile negli animali rispetto a quella umana”, ha spiegato l’associazione sottolineando che “negli animali degli allevamenti come mucche, cavalli e conigli, le conseguenze delle esplosioni possono provocare nelle femmine gravide addirittura l’aborto da Trauma da spavento”.Siamo certi che un gioco pirotecnico valga la vita di tutte queste creature?
Per quanto meravigliosi i fuochi artificiali contengono anche molte sostanze che, se inalate, possono essere una vera e propria minaccia per il nostro apparato respiratorio. Non servono troppe competenze scientifiche per capirlo, basta fare un breve accenno alla lista degli elementi che compongono i fuochi d’artificio: stronzio, potassio, bario, ossido di carbonio, piombo, rame, zinco, tutti ben al disopra dei limiti consentiti già dopo pochi minuti di spettacolo. Dopo soli venti minuti di attività pirotecnica, infatti, queste sostanze vengono rilasciate nell’aria sotto forma di polveri che ci piovono letteralmente sulla testa mentre ci godiamo la “magia”. La quantità di polveri rilasciate dopo alcuni minuti di attività è di gran lunga superiore alla media accettabile. Da qui l’importanza di prestare molta attenzione alle persone asmatiche e ai bambini che, inalando questi fumi, potrebbero sviluppare delle reazioni allergiche, anche gravi.
Oltre all’impatto sulla salute e sull’ambiente, i botti sono pericolosi anche per via delle lesioni che possono procurare. Le parti del corpo più a rischio sono quelle principalmente esposte all esplosioni, ovvero mani, braccia, volto, occhi e orecchie e le ustioni conseguenti possono variare dal primo al terzo grado.
Ogni anno, i fuochi d’artificio comportano una spesa importante per i comuni. Perché, invece, non proporre ai cittadini dei suggestivi giochi di luce? Fasci luminosi, scenografici e colorati, da proiettare sulle facciate di palazzi storici, sul municipio, o sui principali monumenti. Con i soldi risparmiati, si potranno fare tante cose, per il bene dei cittadini e della loro vita quotidiana.
Per molti non è semplice conciliare il desiderio di proteggere gli animali con la voglia di ammirare un meraviglioso spettacolo pirotecnico a Capodanno, con quelle luci e quei colori che illuminano il cielo a ridosso della mezzanotte. Proprio per questa ragione, nel corso degli ultimi anni alcune aziende specializzate hanno investito sulla produzione di fuochi d’artificio “silenziosi”, noti anche come “quieter fireworks”.
Così come suggerisce il nome, non si tratta di fuochi d’artificio completamenti muti, bensì di una tecnica di produzione e detonazione che comporta una riduzione importante dei livelli di rumore prodotti. Pur garantendo il più canonico degli spettacoli, questi fuochi si caratterizzano per un debole sibilo in fase di lancio e per un più tranquillo botto durante l’esplosione in cielo. Già molto diffusi negli Stati Uniti e in diversi Paesi europei, da qualche anno sono giunti anche in Italia e scelti da diverse amministrazioni comunali lungo tutto il territorio.
Come già anticipato, questi fuochi non eliminano completamente il rumore: all’aperto, infatti, rimangono comunque ben riconoscibili. Tuttavia, dati i decibel ridotti, non dovrebbero essere percepibili da cani, gatti e altri animali al sicuro all’interno delle abitazioni o, comunque, risultare meno fastidiosi per quelli in libertà.
Un’alternativa ai botti sempre più in voga è quella dei giochi di fuoco senza detonazione. Si tratta di spettacoli di fiamme anche colorate e alcune molto appariscenti realizzate con delle speciali attrezzature. In genere si tratta di grandi girandole, oppure di erogatori posizionati in modo strategico, affinché delle lingue di fuoco possano ricreare figure geometriche oppure apparire e scomparire a ritmo di musica.
Tra le innovazioni in fatto di giochi di luce, l’utilizzo dei droni rappresenta di certo la più recente. Ancora non eccessivamente diffusa, poiché i costi spesso non risultano alla portata di tutte le amministrazioni pubbliche o dei privati, questa tecnica si basa sull’utilizzo di decine o centinaia di droni, pilotati in modo sincronizzato. Grazie alla presenza sui singoli dispositivi volanti dotati di luci led, la danza dei droni permette di ricreare figure, disegni geometrici e persino scritte in cielo, il tutto senza l’emissione di sostanze inquinanti e con un livello di rumore decisamente ridotto. Giusto il ronzio prodotto dalle piccole eliche di questi dispositivi durante il volo.
Pertanto, con la presente, si invita il Sig. Sindaco del Comune di Trieste e ai colleghi dei comuni limitrofi di approffittare di questa situazione particolare abolendo definitivamente i tradizionali fuochi pirotecnici non solo a Capodanno ma tutto l’anno, offrendo ai cittadini proposte innovative e ugualmente interessanti degne di una città che guarda sempre più al futuro, inoltre si chiede un ordinanza più severa con la quale si vieti categoricamente su tutti i territori comunali, a pena di sanzione amministrativa, l’utilizzo di fuochi artificiali, razzi, botti e altri strumenti pirotecnici al fine di tutelare la pubblica incolumità, intesa come integrità fisica della popolazione, il benessere degli animali d’affezione e della fauna selvatica, nonché per la sicurezza urbana ai fini del rispetto delle norme che regolano la convivenza civile.
“Le emozioni, quelle vere, fanno più rumore che un botto soprattutto oggi!”