In Regione arriva il monito «Stop ai grandi allevamenti intensivi, che rispondono a un modello di sviluppo ormai insostenibile: una follia sotto tutti i punti di vista, che dà lavoro a pochi, ma consuma territorio, acqua, energia, medicinali e inquina l’ambiente». Lo ha affermato, citando fonti autorevoli, il capogruppo del Patto per l’Autonomia, Massimo Moretuzzo, durante la seduta della II Commissione, nel corso della quale è stata discussa l’interrogazione del Gruppo Consiliare del Patto per l’Autonomia che invita la Giunta regionale alla prudenza nella valutazione dell’impatto ambientale degli allevamenti intensivi avicoli, alla luce della prevista realizzazione di un allevamento intensivo di 150 mila galline ovaiole per una superficie coperta di 7 mila metri quadrati nel comune di Fagagna.
Moretuzzo ha evidenziato la necessità di «considerare l’impatto che un allevamento intensivo ha sul paesaggio, sulla viabilità, sul valore residenziale e sulla qualità della vita dei cittadini residenti nei paesi limitrofi. Non è accettabile che il profitto di pochi privati sia ottenuto a scapito della grande maggioranza della popolazione. La Regione faccia un ragionamento complessivo sugli allevamenti intensivi, un sistema di produzione alimentare che danneggia ambiente e clima, che sta compromettendo la qualità dei territori e della vita di chi li abita, e che spinge fuori dal mercato i piccoli produttori. Si scelga una strada alternativa di sviluppo agricolo locale, più sostenibile e meno rischioso per la nostra salute, a maggior ragione se la Regione – come ha annunciato l’assessore Scoccimarro – si propone per sperimentare sul territorio il Green Deal europeo, una serie di misure per rendere più sostenibili e meno dannosi per l’ambiente la produzione di energia e lo stile di vita dei cittadini europei».
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