Ascoltati gli appelli di Fedriga al rigore. Massiccio spiegamento di Carabinieri, Guardia di Finanza, Polizia e Vigili Urbani per le vie del centro di Udine.
“Credo che i cittadini di Udine, come hanno dimostrato di saper fare durante la fase dell’emergenza, si dimostreranno responsabili e rispettosi delle regole anche in questo momento delicato della ripartenza.” Scrive così sul proprio profilo facebook il sindaco di Udine Pietro Fontanini, complimentandosi con i concittadini: le foto shock di inizio settimana, con persone ammassate all’esterno dei bar, con mascherine abbassate e nessuna distanza di sicurezza, hanno lasciato posto a ordine e rispetto delle regole. Insomma, la movida udinese ha ascoltato i moniti del premier Conte e dei presidenti di regione, che di fronte alle stesse scene ripertute per tutto lo Stivale hanno minacciato nuove chiusure.
“Non è ancora il tempo dei party” ha detto ieri il premier alla Camera. E se Pordenone ha reagito alla movida indiscriminata con gli steward urbani a far rispettare le distanze, Udine ieri sera ha visto un massiccio impiego di forze dell’ordine: Polizia, Guardia di Finanza, Carabinieri e Vigili Urbani hanno percorso in lungo e in largo le vie del centro, tra Piazza San Giacomo, via Sarpi, via Zanon e Largo dei Pecile, osservando come gli assembramenti hanno lasciato posto ad un aperitivo ordinato. In caso di gruppetti o persone troppo vicine, è bastata un’occhiata per riportare l’ordine. Ed in attesa dei dati dell’indice Rt, vero e proprio metro per capire se la fase 2 può proseguire, Udine ha dimostrato – finora – di aver appreso la lezione.