Trieste si configura come una città singolare tanto per la sua posizione geografica e per le sue appassionate vicende storiche, quanto per gli innumerevoli e suggestivi scorci panoramici capaci di suscitare profonde emozioni.
Ancor oggi, arrivando l'impatto con essa è forte:all'improvviso la luce abbagliante del mare stordisce e avvicinandosi l'emozione si placa nell'immagine della città che si specchia tranquilla nell'ampio golfo, ultima propaggine del mare Adriatico. La vita moderna riporta inevitabilmente alla realtà con il suo convulso frastuono.
Nell'Ottocento Trieste era tappa obbligata tanto per il viaggio culturale nella Mitteleuropa, quanto per chi volesse rincorrere gli echi fantastici emanati dal vicino Oriente. Sospesa tra terra e mare lasciava un ricordo indelebile: la maggior suggestione era derivata dall'aspetto arido e sassoso del Carso, ai piedi del quale finalmente si apriva la limpida visione del mare e della città
Tergeste: questo è il nome attribuito dai Romani alla città di Trieste intorno alla metà del I secolo a.C., nel momento della fondazione della Colonia Tergestina, quale "res publica autonoma". Il nome è composto dalle parole di origine paleoveneta "terg", con il significato di "mercato" e "este", cioè "città", ossia "città-mercato". Tale denominazione è testimonianza della presenza di un centro abitativo e commerciale sito sul colle di San Giusto in epoca preromana, appartenente al territorio dei Veneti. Nessun ritrovamento archeologico ha però confermato l'esistenza di questo primitivo nucleo abitato, mentre sull'Altopiano che circonda la città ritrovamenti archeologici dimostrano che l'uomo fece qui la sua comparsa alla fine dell'era glaciale. Durante l'età del bronzo si svilupparono i primi insediamenti fortificati, i castellieri, villaggi di capanne circondate da una o più cerchie di mura, posti in posizione dominante.
Nella foto: Particolare del mosaico della basilica paleocristiana di via Madonna del Mare (V-VI sec.)
Trascorsi i primi due secoli della nostra era, durante i quali Tergeste raggiunse il massimo del suo splendore, iniziarono lunghi secoli di silenzio, interrotti soltanto da rari episodi, che ci sono tramandati dai resti dei primi edifici cristiani del V-VI secolo (prima basilica a San Giusto e, fuori dalle mura, la basilica cimiteriale detta di via della Madonna del Mare).
Nel 539 Trieste venne a far parte dell'Impero d'Oriente, che comportò un generale riordino - dopo le invasioni barbariche - e stabilità per un secolo e mezzo - salvo brevi occupazioni longobarde - fino alla venuta di Carlomagno (787-788). Tuttavia lo spirito di indipendenza della popolazione restò sempre vivo come dimostra la ferma posizione che i rappresentanti della città presero durante il Placito del Risano (804) contro i soprusi del duca Giovanni, che governava Trieste per conto dell'imperatore.
Nella foto: Moneta coniata a Trieste nella prima metà del XIII secolo.
Si deve giungere al XII secolo per assistere al rifiorire dell'arte a Trieste, testimoniato dalle sfarzose decorazioni a mosaico nella chiesa di Santa Maria Assunta e nel parallelo sacello di San Giusto.
Il secolo XII vide l'affrancamento della città che divenne libero comune (1295), battè sua moneta ed ebbe quindi suoi statuti.
TRA VENEZIA E L'AUSTRIA
La vicinanza concorrenziale della potente Repubblica di Venezia influì notevolmente sulle vicende storiche ed economiche di Trieste, che manifestava il suo spirito indipendente ribellandosi all'egemonia marittima impostale dalla Serenissima con gravosi tributi per il libero commercio e navigazione sul mare Adriatico. La tensione dei rapporti sfociò in un lungo assedio e successiva occupazione di Trieste da parte dei Veneziani, avvenuta nel 1368 e durata per lunghi dodici ani, fino a quando la casa d'Austria intervenne in aiuto alla città per liberarla dalla odiata dominazione. Trieste stessa si era rivolta all'Austria, facendo atto di dedizione (1382) e legandosi così alle sorti dell'Impero sino alla fine della Prima Guerra Mondiale.
Nella foto: statua dell'imperatore Carlo VI a Trieste
Nel quadro programmatico ideato dall'imperatore d'Austria Carlo VI, che vedeva il futuro del suo regno basato su di un'economia mercantile, Trieste fu prescelta quale primario sbocco sull'Adriatico e punto nevralgico di scambi marittimi con il vicino Oriente. La politica illuminata dell'imperatore portò alla proclamazione del Portofranco, avvenuta nel 1719 e celebrata con solenne visita del regnante alla città. tale provvedimento significava per i mercanti una vantaggiosa opportunità economica; non dovendo assoggettarsi a tasse e dazi il prezzo delle merci diveniva concorrenziale e permetteva rapidi e consistenti guadagni. Per far fronte all'arrivo di centinaia di navi e alla consistente immigrazione di genti, provenienti da tutte le parti del mondo, si costruì un'adeguata struttura portuale e si realizzò una nuova città nell'area interrata delle saline, ormai in disuso.
Nella foto: Cesare Dell'Acqua, "La proclamazione del portofranco di Trieste", olio su tela, 1855
Trieste subì tra la fine del '700 e gli inizi dell'800 tre occupazioni francesi e ritornò nel 1813 sotto l'Austria; il secolo XIX vide la città protagonista di una forte ripresa economica, coinvolta attivamente nella vita culturale e politica di tutta l'Europa. Una politica tollerante creò un clima di libertà tanto che la città potè offrire asilo alle corti dei Bonaparte e dei Borboni di Spagna.
L'ITALIA, LA GUERRA E IL TERRITORIO LIBERO DI TRIESTE
Il 3 novembre 1918, alla fine della Prima Guerra Mondiale, il cacciatorpediniere italiano Audace attraccò a Trieste, facendo sbarcare i Bersaglieri, e con quell'atto la città divenne italiana. Dopo l'8 settembre del 1943 Trieste fu occupata dalle truppe tedesche ed entrò a far parte del Terzo Reich. Nel 1945 fu occupata dalle truppe di Tito, che ci si stanziarono dal 1° maggio al 12 giugno, quando la città venne affidata ad un Governo Militare Alleato. Il Trattato di Pace di Parigi del 1947 costituì il Territorio Libero di Trieste, affidato al presidio anglo-americano. Il 26 ottobre 1954 con il memorandum d'intesa siglato a Londra, Trieste passa all'amministrazione italiana.